I Villaggi

Rometta Marea

E' la frazione più grande del Comune e rappresenta il suo sbocco a mare. Si estende infatti lungo la costa tirrenica nella parte iniziale del golfo di Milazzo. Ha una storia abbastanza recente che risale al 1700, periodo in cui già esisteva il casale di Vinci che sorgeva all'imbocco dalla strada "Messina" che conduceva a Rametta, a cui era soggetto. Il suo sviluppo inizia agli inizi del 1800 quando fu costruita la "strada rotabile consolare" che la mise in comunicazioni con i centri vicini e prosegue nel secondo dopoguerra.

Oggi Rometta Marea è formata da due località, Fondaco Nuovo dove vi è una chiesa dedicata alla Vergine Maria Assunta e Due Torri (l'antica Vinci) dove invece si trova la chiesa di S. Antonio da Padova, e risente notevolmente dello sviluppo edilizio incondizionato di cui è stata protagonista negli anni settanta e ottanta. Infatti in tale periodo si è avuto un boom di costruzioni abusive che hanno portato Rometta Marea a diventare la frazione più popolata del comune senza però avere le strutture necessarie per far fronte ad un simile incremento demografico. Dal punto di vista industriale l'unica industria locale è rappresentata da una fabbrica di laterizi mentre le uniche risorse di cui dispone sono le sue spiagge che producono un notevole incremento demografico estivo a cui sono legate le numerose attività commerciali presenti.
E' inoltre molto diffuso il pendolarismo con il capoluogo, Messina, facilitato dalla presenza dello svincolo autostradale e dalla breve distanza che separa i due centri.

S. Andrea.

Si trova a pochi chilometri dalla costa, situato immediatamente dietro Rometta Marea.
Le prime notizie storiche risalgono al Medio Evo. Chiamato originariamente Rantuccio, compare in molti documenti del Monastero di S. Maria de Messana, di cui per alcuni anni del 1200 era proprietà. Divenuto in seguito casale di Rometta, S. Andrea sorgeva all'inizio della strada "Messina" che conduceva a Rometta.
Oggi è un piccolo paesino che vive prevalentemente di agricoltura e di pendolarismo con i centri vicini. Da segnalare la chiesa dedicata alla Madonna del Sabato in cui si venera anche il patrono, S. Andrea Apostolo, a cui è dedicato un bellissimo altare.

Rapano.

Sorge a metà strada tra Rometta e Rometta Marea.
Le sue origini risalgono al periodo anteriore all'anno 1000. Sotto Federico II l'Aragonese (1296 - 1337) Rapano era feudo del nobile Giovanni di Manna per poi diventare di proprietà di Niccolò Castagna, signore di Rocca. Nel 1604 Rometta lo acquisì ma gli fu sottratto subito dopo. Infine sul finire del 1700 i Romettesi, dietro pagamento di una ingente somma, lo comprarono nuovamente e da quel momento in poi rimarrà legato sempre a Rometta.
Oggi Rapano è costituito da un gruppo di case per lo più disabitate sulle quali spicca la chiesa dedicata a S. Domenico, patrono degli stessi abitanti.

S. Cono

Sorge immediatamente prima di arrivare a Rometta.
La sua origine è legata al culto di S. Cono. Infatti la sua nascita risale al lontano 1500, quando a Messina scoppiò una terribile peste e i Romettesi; per scongiurare il pericolo del contagio, costruirono due chiese sulle vie che portavano alla città e le dedicarono a S. Cono, il santo che libera i Cristiani dalla peste. Le due chiese sorsero una all'entrata della strada "Messina" nel villaggio di S. Andrea (distrutta dal terremoto del 1908); e l'altra sulla via per Milazzo, poco prima dell'entrata del Paese. Quest'ultima fu la prima costruzione del paesino di S. Cono.
Oggi S. Cono è una frazione abbastanza popolata che ha visto il suo sviluppo nel secondo dopoguerra. Sono presenti alcune attività commerciali anche se la fonte di vita più diffusa è il pendolarismo con i centri vicini o con Messina.
Nella chiesa del paese, che ormai è stata totalmente restaurata, si venera S. Anna e il patrono, S. Cono

Gimello.

Situato a 3 Km da Rometta si trova in una vallata circondato dai monti Peloritani. Le sue origini sembrano risalire al lontano Medio Evo anche se non si hanno documenti storici in cui sia citato con l'attuale nome. Forse lo si può identificare con uno dei tre casali di Catamorfu, Abamenni e Nastri, di cui si sa solo che sorgevano presso Rametta.
Nelle due chiese presenti viene venerato San Rocco, culto probabilmente introdotto intorno al 1714, periodo in cui scoppiò una terribile peste.

S. Domenica.

Si trova a pochi chilometri da Rometta nella vallata che dà verso ponente. Non si hanno notizie storiche che riguardano la sua origine tranne alcuni dati riguardo un oratorio di sacerdoti intitolato a S. Sebastiano martire e sotto la regola di S. Filippo Neri, edificato nel 1669 da Benedetto Mundo, ricco cittadino romettese e di cui ancora oggi sono visibili i resti nella località chiamata appunto S. Sebastiano. Si ipotizza che l'abitato si sia sviluppato intorno a tale edificio dopo il 1733.
Oggi è una frazione abbastanza. Al centro del paese sorge la chiesa dedicata a S. Gaetano martire e sono venerati anche i Santi Cosma e Damiani

Altre frazioni sono: Safi, Conduri, Sottocastello, Oliveto, Torretta, Lorenti.