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Gazzetta del Sud

04/04/2000

-Negli istituti dei comuni montani gli alunni dovrebbero essere solo 300 e non più 500 Salvata l'autonomia di 50 scuole? Conserverebbero così il posto presidi, direttori e oltre 200 assistenti

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-Franco Perdichizzi

Buone notizie per circa cinquanta scuole della provincia di Messina che in base ad un decreto provinciale potrebbero non chiudere presidenza e segreteria e così conservare il posto ad altrettanti presidi, direttori didattici, segretari, nonché a più di duecento assistenti. La novità giunge dalla Provincia regionale di Messina che a giorni dovrà emanare un decreto che stabilisce come il territorio provinciale sia per un almeno un terzo montano per cui rientrerebbe nel comma 7 della legge regionale n. 6 del 24-2-.2000 che concede deroghe automatiche agli indici prefissati per ottenere o conservare l'autonomia scolastica. In parole povere significa che le istituzioni scolastiche per non essere accorpate o perdere l'autonomia non devono più avere un minimo di 500 alunni, come prevede la legge, bensì solo 300. Ma secondo il presidente della Provincia Giuseppe Buzzanca, che ci ha comunicato la possibile novità ,attualmente al vaglio dei tecnici, «si potrebbe anche scendere al di sotto dei 300 alunni per quelle scuole dove il territorio abbia condizioni di viabilità precaria e dove vi sia dispersione e rarefazione di insediamenti abitativi». La possibile deroga, innescata dal “bonus” del terzo del territorio montano e che riguarderebbe in Sicilia anche la provincia di Enna , si riferisce solo alle scuole dei comuni montani (stabiliti tali da una legge a suo tempo emanata sulle comunità montane) e non alle istituzioni che insistono sugli altri comuni. Pertanto in base alla nuova legge sull'autonomia, nella provincia di Messina, almeno quaranta istituzioni perderebbero presidenza ed uffici e dovrebbero essere accorpati ad altre scuole. Un brutta gatta da pelare per i 18 componenti della conferenza provinciale deputata ad organizzare la rete scolastica che a giorni dovrà ricevere il decreto firmato da Buzzanca e che dovrebbe sancire la deroga del terzo del territorio montano e comunicare i dati numerici relativi alle scuole nonché le proposte avanzate da enti locali e scuole. C'è' grande fibrillazione in tutto il mondo scolastico e non, perché il piano, che prevede l'autonomia scolastica, ridisegnerà e forse definitivamente, tutta la rete scolastica ed avrà valenza per decenni. I sette sindaci eletti dall'assemblea dei colleghi e facenti parte della conferenza (Provenzale di Mistretta, Laccoto di Brolo, Cortolillo di Sant'Angelo di Brolo, De Pasquale di Castroreale, Bartolotta di Santa Teresa di Riva, Campione di Santa Domenica di Vittoria ed Etna di Rometta) in questa settimana avranno riunioni con tutti i rappresentanti della scuola, dei sindacati e degli enti locali interessati al fine di preparare delle proposte specifiche alle territorialità rappresentate. Intanto il Ministero ha già comunicato la possibile data dell'inizio dei corsi di formazione ai fini dell'attribuzione del profilo dei servizi generali ed amministrativi agli attuali responsabili amministrativi (segretari): inizieranno su tutto il territorio nazionale il 2 maggio prossimo , con lezioni nei mesi di maggio e giugno e colloquio-esame finale a luglio. Per la provincia di Messina le sedi che ospiteranno i corsi sono nelle città di Messina, Barcellona e S.Agata Militello. E sempre a proposito di corsi di formazione, quello relativo al sistema informativo (Sissi) e che coinvolge gli assistenti, avrà anche una sede nelle scuole elementari di Capo d'Orlando, con inizio dal 10 aprile prossimo

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