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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

09/11/2002

Rometta Superiore Denunciata dal direttore dell'ufficio postale Tentata rapina... telefonica

«Teniamo in ostaggio i tuoi familiari»

Giovanni Petrungaro

ROMETTA – «Abbiamo preso in ostaggio tua moglie e i tuoi figli. Consegnaci tutto il denaro contenuto nella cassaforte dell'ufficio, altrimenti saranno guai». Questo in sintesi il messaggio telefonico ricevuto ieri mattina intorno alle 13 dal direttore dell'Ufficio postale di Rometta Superiore, Luigi Trifirò, 52 anni. Un inedito esempio di rapina via telefono. Un'autentica minaccia da parte dello sconosciuto che dopo essersi fatto passare il direttore l'ha invitato a consegnare i soldi ad un ragazzo che da lì a qualche minuto sarebbe entrato all'interno dei locali e per farsi riconoscere avrebbe indossato un cappellino di lana. Riposta la cornetta, Trifirò non si è fatto prendere dal panico e ha subito chiamato la famiglia per verificare quanto aveva ascoltato, avvisando contestualmente i carabinieri. Nel giro di pochi minuti è stato appurato che si era trattato di un maldestro tentativo di incutere paura da parte di qualcuno che forse contava di creare preoccupazione del dirigente dell'ufficio postale al punto da portarlo a svuotare la cassaforte delle Poste. Se non si è tratto di uno scherzo, l'anomalo “rapinatore telefonico” si sarà accorto che il suo piano era fallito e notando anche la presenza dei carabinieri – giunti nel frattempo con pattuglie provenienti anche da Milazzo – è si sarà dileguato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Nessuna traccia neppure del fantomatico giovane che avrebbe avuto il compito di incassare il denaro. Lo stesso direttore Trifirò, lo scorso 26 luglio era rimasto vittima di un'altra azione criminosa (stavolta vera) da parte di una banda di cinque rapinatori (tra cui una donna). Il dirigente postale in quell'occasione fu sequestrato dai malviventi mentre a bordo della propria auto, un'Alfa 33 stava percorrendo la Provinciale che da Venetico dove risiede conduce a Rometta e costretto a recarsi all'ufficio ppostale dove i rapinatori hanno arraffato i soldi appena consegnati dal furgone portavalori e quelli contenuti nella cassaforte, Dai successivi conteggi il totale della refurtiva sottratta è ammontato a trentamila euro. Il commando è quindi fuggito a tutta velocità a bordo di un'altra auto, facendo perdere le proprie tracce.

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