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Rassegna Stampa
18/06/2004 |
Il ballo dell'Udc Enrico Etna a Rometta avverte: «Rimango fedele al partito ma dialogherò con la Sinistra Giovanile». Scontro a S. Agata Gia.C. MESSINA Ha appoggiato più candidati nello stesso paese, ha piazzato uomini sia nella maggioranza che nell'opposizione, ed oggi si avvia verso la resa dei conti a Palazzo dei leoni, alla corte del presidente della Provincia regionale, Salvatore Leonardi. Anche nei comuni di Rometta, Sant'Agata di Militello e Spadafora dove l'Unione di centro ha che fa capo a Marco Follini ha piazzato uomini tra le file dell'opposizione. Le varie anime del partito, infatti, contemporaneamente appoggiavano più candidati. A Sant'Agata di Militello da un lato c'era Bruno Mancuso con il deputato Pippo Naro e il consigliere provinciale Nino Reitano, ma il deputato regionale Giovanni Ardizzone, prendeva parte ai comizi dell'avversario Anaele Borgia, componente del direttivo provinciale del partito. Stessa cosa a Spadafora dove Giovanni Giaimis (supportato dal gruppo Ardizzone) avrà come oppositore il consigliere Nino Farsaci, vicino al presidente provinciale del partito, Carmelo Torre, che ha sostenuto invece l'uscente Giuseppe Pappalardo. A Santa Teresa di Riva dove è stato eletto l'azzurro Carlo Lo Schiavo (appoggiato da Torre), i gruppi degli onorevoli Lo Monte e Gianpiero D'Alia erano al fianco di Giuseppe Lombardo tramite l'ex sindaco Nino Bartolotta. Maggiore compattezza a Torregrotta dove Concetto Trifilò è riuscito a mettete d'accordo un po' tutti. «E' sbagliato pensare che ci siano state lotte interne al partito per l'appoggio di questo o quel candidato - ci tiene a sottolineare il presidente provinciale dell'Udc, Carmelo Torre - quando ci si confronta nei paesi gli equlibri nazionali difficilmente possono trovare riscontro. Di mezzo ci sono parentele, antipatie, amicizie che poi portano a liste civiche multicolore». Situazione diversa alla Provincia Regionale dove l'Udc ha aperto una crisi chiedendo una verifica e un nuovo assessorato. La prossima settimana è previsto un incontro dell'"ufficio politico" del partito per decidere la linea da seguire a palazzo dei Leoni. L'esempio lampante del tesi del milazzese Carmelo Torre è Rometta dove Enrico Etna, forte del 55 per cento dei suffragi, mette le cose in chiaro.«Mi identifico nell'Udc ma a livello locale dovrò tenere conto di altri assetti - dice - nella mia coalizione ci sono anche i ds, tramite la Sinistra giovanile, o An con la componente del senatore Mimmo Nania». Nel comune sono stati riconfermati gli assessori designati Francesco Cannuli, Piero Gazzara e Antonino Visalli che manterrà la carica di vice sindaco. Per gli altri posti si fanno i nomi di Nino Cirino che ha sostenuto il consigliere Giovanni Olivo, Andrea Di Perri, Antonio Bottaro e Francesco Iarrera. La presidenza del consiglio toccherà a Roberto Abbadessa. «Anche se gli incarichi non sono stati assegnati ufficialmente – spiega Etna - non ci saranno problemi perché i più votati dovranno decidere se restare in aula o scegliere un ruolo dentro la giunta». Il risultato elettorale, anche se ha premiato il lavoro del primo cittadino nel corso della passata legislatura, in realtà avrebbe lasciato con l'amaro in bocca Etna. Agli amici ha confidato che si aspettava qualcosa in più a Rometta centro dove rispetto ai 500 voti preventivati ne ha raggranellati la metà. In aula Etna ritroverà il suo "eterno" avversario, l'avvocato Nicola Merlino che con 379 voti è risultato il più votato della lista Laface. Giochi fatti anche a Sant'Agata di Militello dove Mancuso ha sbaragliato al primo turno gli altri quattro avversari con il 53 per cento delle preferenze. Il suo vice dovrebbe essere Calogero Pedalà. Tra gli assessori si vocifera il nome di Nuccio Calanni (Nuovo Psi) che lascia il posto in aula a Gianluca Amata, il primo diessino che siede sui scranni dopo diverse legislature di vuoto. Troveranno un posto nell'amministrazione an sesto componente sarà espresso dalla lista "Sant'Agata 2004". Il voto amministrativo ha interessato anche il comune di Leni, alle Eolie, dove ha vinto Antonio Podetti, vicino all'Udc, con il 63,2 per cento dei voti contro l'avversaria Agata Pollicino (vicino An) ferma al 36,8. In provincia di Messina l'Udc poteva già contare su sindaci di Taormina, Castell'Umberto, San Fratello, Tripi, Sinagra e San Piero Patti |