Home Page
Il Palatium
La Chiesa Madre
Sottocastello

Home
La Storia
Rassegna Stampa
Phototeca
Link
Meteo
Scrivici


Rassegna Stampa

Centonove

16/06/2000

Rometta, il Prg è "immobile"

A sollevare il caso l'associazione che fa capo all'esponente dei popolari Nicola Merlino: «Era stato il sindaco a denunciare l'abusivismo. Ora però ha abbandonato tutto»

Gianfranco Cusumano

«Quegli alloggi sono abusivi». L’inflessibile presidente del consiglio Enrico Etna aveva creato anche una commissione d’indagine, per verificare la legittimità delle concessioni edilizie rilasciate tra il ‘94 ed il ‘99. Il sindaco Andrea Cordaro venne messo alle strette. A "salvarlo", le amministrative dello scorso giugno, vinte proprio da Etna. Che oggi, a distanza di un anno rischia di essere schiacciato dalle sue stesse contestazioni. Contrada Filari rimane senza opere di urbanizzazione secondarie, quei famosi campetti da tennis che dovevano prendere il posto di alberi d’ulivo secolari, difesi con proteste ecla-tanti da Giuseppe Pino, proprietario dei terreni. Tutto è rimasto come prima. A sollevare il “caso” è il gruppo consiliare di “Vivi Rometta”, la lista civica trasformata in associazione dal presidente, ex candidato a sindaco, Nicola Merlino. L’esponente regionale del Ppi, attorniato dai fedelissimi, i consiglieri Pippo Saia, Franco Previti, Melo Saia, Nino Gringiari, Mimmo Repici e Antonio Bisazza, ha raccolto in un dossier la storia degli immobili, un centinaio di abitazioni nate per ospitare cinquecento abitanti. «In campagna elettorale ne avevano fatto un cavallo di battaglia - spiega Merlino, baffi folti e camicia rosa - Etna, il capogruppo Santi Mormino, il consigliere Pietro Berté. Non hanno fatto nulla. Vogliamo capire il motivo». Rometta, diecimila abitanti, da decenni è meta preferita dei messinesi che hanno scelto il comune come residenza estiva. Il boom edilizio è legato agli anni ‘70, periodo in cui sono nati una serie di residence nella zona marina. Gli immobili contestati si trovano vicino al campo sportivo, in contrada Filari. Nel marzo dello scorso anno il gruppo di Etna chiese un parere legale all’avvocato Nazareno Saitta sulla validità delle concessioni rilasciate dal sindaco Cordaro. La risposta fu inequivocabile: «Il rilascio può non essere preceduto dall’approvazione del piano di lottizzazione soltanto quando la zona sia quasi interamente urbanizzata», tenendo in considerazione «le opere esistenti e non quelle programmate». Poco importa se i campetti da tennis (con servizi annessi) potranno essere costruiti. A confermarlo anche l’avvocato Aldo Tigano, consultato dall’amministrazione. Merlino gongola. «La giunta fra l’altro è composta da esponenti della vecchia commissione edilizia come il vice sindaco Antonino Visalli - continua arricciandosi i baffi - in maggioranza c’é anche Giuseppe La Face, ex assessore ai Lavori Pubblici. Un controsenso. E’ lampante l’estemporaneità del sindaco che ha nominato chi ha rilasciato le concessioni contestate. Il nostro gruppo continua a mantenere una posizione asettica, ma è giusto che la cittadinanza sappia se c’é stato un cambio di linea politica. Inutile nascondersi dietro gli uffici tecnici, a prendere le decisioni di una simile portata devono essere gli amministratori». Il comune di Rometta non possiede un piano regolatore generale. L’ultimo piano di fabbricazione risale all’81. Nell’87 è stato dato incarico ai progettisti Franco Lazzeri, Giovanni Galletta e Antonio Buccheri di rivedere lo strumento urbanistico. Ancora oggi l’iter non si è concluso. I commissari ad acta nominati dall’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente hanno sollevato decine di rilievi: primo fra tutti il sovradimensionamento del piano, sono previste troppe aree edificabili ri-spetto alla reale esigenza del centro. Andrea Cordaro prima della scadenza del mandato, nel marzo 99, portò in consiglio una relazione tecnica sottoscritta dall’as-sessore ai Lavori pubblici dell’epoca Paolo Saija, in cui chiedeva l’approvazione del prg con l’impegno di modificarlo successivamente. «La proposta restò nel cassetto - ricorda l’avvocato del Ppi - anche se le reazioni furono fredde. Ironia della sorte ritornerà in aula nei prossimi giorni, é stato già inserito all’ordine del giorno. Mi riferisco alle stessa documentazione, con tanto di firma dell’assessore Saija e dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico Antonio Amato, trasferito da tempo al comune di Messina».

Indice Rassegna