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Gazzetta del Sud

07/04/2005

Rometta I residenti segnalano rifiuti d'ogni genere, cani randagi e assoluto degrado Torrente Saponara, stato d'emergenza

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Oreste Bonfiglio

ROMETTA – Il torrente Saponara che divide l'omonimo centro montano da Rometta, è ormai diventato discarica e ricettacolo di materiali di risulta e di qualunque incivile avventore che noncurante del divieto, lascia lì non solo i propri rifiuti domestici, ma anche elettrodomestici non funzionanti, gomme di automobili e camion, che ingombrano, materassi, divani, reti e addirittura carcasse di automobili, con annessi vetri rotti e ferri sporgenti. Tutto ciò a “beneficio” di cani randagi e ratti che in questo “mare magnum” di sporcizia ci sguazzano. Se l'area adiacente il torrente Saponara, in entrambe le sponde, fosse stata disabitata l'allarme sarebbe scattato più tardi o non avrebbe avuto i crismi dell'urgenza. Ma purtroppo non è così. La serie di ville e complessi che costeggiano il percorso del torrente pullula di abitanti nella stagione estiva. Quel chilometro che dalle case porta al mare è una vera giungla. Ci sono gli animali, ma invece della foresta troviamo immondizia, sporcizia e buio pesto nella notte. È proprio il buio il miglior alleato di quanti, aiutati dalle tenebre sono liberi di scaricare e lasciare il materiale di risulta vicino il torrente. Le famiglie che vivono quella zona tutto l'anno sono giunte al limite della sopportazione. Questi episodi furono già segnalati dagli stessi abitanti al sindaco Etna, il quale si impegnò a dare una sistemazione alle aree più degradate. Una parte del lavoro è stato fatto: è stata bonificata l'area che si trova sotto il ponte dell'autostrada, ma anche la parte più grossa resta da fare: tutto il bordo e l'alveo del torrente. Il sindaco Etna, cosciente del problema, ha affermato che per quanto riguarda la parte di Rometta, la carenza di uomini nel corpo dei vigili e quindi la mancanza di monitorizzazione, favorisce il proliferare di questo squallore, ma assicura che nelle prossime settimane, si avvierà alla pulizia del greto del torrente e della strada che lo costeggia. Il problema più grosso è rappresentato dal triste fenomeno del randagismo: «Il canile di Messina – dichiara Etna – è saturo, e i cani nel torrente sono sempre presenti». Intanto a proposito del randagismo gli abitanti del complesso “Vena” si sono rivolti al direttore dell'Ausl 5 di Messina chiedendo di intervenire per la presenza di una colonia di cani che risiede nelle zone limitrofe al torrente.

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