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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

08/07/2005

Tutti gli impianti Nu a Mazzarrà

Documento unitario dei primi cittadini contro la decisione della Sicilpower

l.o.

MAZZARRÀ SANT'ANDREA – Parte da Mazzarrà Sant'Andrea Ia mobilitazione dei sindaci e dei presidenti dei cinque Ato - gli ambiti territoriali dei rifiuti - della provincia di Messina, per riportare sul territorio messinese l'impianto di selezione e biostabilizzazione dei rifiuti indifferenziati il cui progetto è stato trasferito con una decisione unilaterale presa dalla Sicilpower, la società concessionaria, in provincia di Catania. Ieri, nel municipio di Mazzarrà Sant'Andrea, la cittadina che si è offerta di ospitare l'impianto di pretrattamento dei rifiuti, al termine di una riunione indetta dal sindaco Carmelo Navarra e caratterizzata da un ampio dibattito, amminitratori comunali e presidenti dei cinque Ato, hanno deciso con la sottoscrizione di un documento finale che «i rifiuti debbano essere trattati in ambito provinciale, garantendo prioritariamente sicurezza ambientale che si traduce in valorizzazione dei territori». Nel documento sottoscritto da sindaci e assessori dei Comuni di Acquedolci, Rometta, Longi, Mazzarrà, Merì, Pagliara, Sant'Angelo di Brolo e Fondachelli Fantina, si afferma che «il trattamento dei rifiuti, seguito dai processi di trasformazione, debba essere necessariamente completato, prevedendo una permanenza nella stazione di trasferenza per il tempo strettamente necessario ed auspicando una ricaduta occupazionale ed economica in ambito provinciale». Gli amministratori locali hano anche deciso di far votare ai sindaci dei 108 Comuni della Provincia di Messina una delibera che ribadisca questi principi e che dovrà essere trasmessa entro il primo agosto al Presidente della Regione Salvatore Cuffaro, al vice commissario per l'emergenza rifiuti Felice Crosta e alla società concessionaria Sicilpower, affinché «si attivino le procedure necessarie per riportare l'anello di filiera, così come originariamente stabilito, in ambito provinciale e precisamente l'impianto di selezione e biostabilizzazione. Tutto ciò permetterebbe il superamento degli impinati di trasferenza di Caronia e Rometta». Una iniziativa in tal senso era stata sssunta in sede regionale dalla Commissione presieduta dall'on. Benenati.

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