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Gazzetta del Sud

09/09/2005

Rometta Il mare è ormai arrivato davanti ad alcuni complessi residenziali

Molte case a rischio Urge un intervento in vista del prossimo inverno

Orazio Bonfiglio

ROMETTA –L'estate 2005 sta ormai per chiudere i battenti, ma quello che adesso desta più preoccupazione è la messa in sicurezza di quelle abitazioni private a ridosso del litorale, che nei prossimi mesi affronteranno l'inverno e visto quanto accaduto in quello precedente c'è poco da stare allegri. Negli anni il mare ha piano piano “mangiato” metri di sabbia e così quei complessi prospicienti al litorale, costruiti negli anni '70, oggi si trovano ad essere in prima linea, a confronto diretto con la furia delle onde. In alcuni punti, nella zona immediatamente dopo il torrente Saponara, nei complessi “Baia dei Coralli”, “Torri Saracene sul Tirreno” e “Sabbie d'Oro”, la situazione non è felice. Le mareggiate dell'ultimo inverno hanno praticamente tolto il terreno sotto i piedi, è proprio il caso di dirlo, ai cancelli che conducono dalle ville al mare. Alcuni sono rimasti chiusi poiché c'è uno strapiombo di alcuni metri, molto pericoloso, altri complessi si sono organizzati con delle passerelle in legno per consentire soprattutto ad anziani e donne con bimbi piccoli di non dover fare tanta strada per poter accedere alla spiaggia. E come se non bastasse, le mareggiate hanno causato l'abbassamento del livello della spiaggia, facendo venire alla luce un grosso serbatoio, ormai dismesso e arrugginito, che è rimasto per tutta la bella stagione a stretto contatto con i bagnanti. Per non parlare poi di tubi che fuoriescono dai muri erosi e dal materiale di risulta (calcinacci, mattoni spezzati, intonaco) che resta lì in spiaggia senza che nessuno si curi di toglierlo o quantomeno di allontanarlo dalla zona fruibile dai bagnanti. Continuando a camminare nell'ormai poca spiaggia rimasta, ci imbattiamo in un'enorme massa di rocce che sono state posizionate lì per tamponare una situazione che negli anni sarebbe diventata pericolosa. Se da un lato hanno messo una “pezza”, dall'altro hanno praticamente chiuso il varco per attraversare la spiaggia sulla asciutto. Il bagnante così è costretto o ad entrare in acqua fin sotto alle ginocchia oppure salire dalla passerella fare un tratto di strada che costeggia la spiaggia e riscendere dalle scale realizzate dai vari complessi. La soluzione a questo annoso problema che si ripresenta puntualmente ogni anno (e che ad ogni stagione invernale diventa sempre più difficile da risolvere poiché non si può chiedere alla natura di fermare il suo corso) è intanto fissare un incontro fra le parti interessate (amministrazione comunale, Capitaneria, Provincia, Regione) affinché si risolva il problema non con provvedimenti tampone, ma che si affronti seriamente: risistemando i massi che ormai hanno smesso di fare il loro lavoro, poiché con il tempo sono sprofondati verso il basso. A tal proposito nel prossimo consiglio provinciale Giuseppe Sirti dell'Udeur porterà in aula la questione cercando di ottenere consensi da maggioranza e opposizione affinché la questione della spiaggia di Rometta trovi finalmente una soluzione degna che consenta a locali e villeggianti di poter usufruire in toto di questo litorale.

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