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Gazzetta del Sud

11/04/2006

Il Consiglio ha voluto evitare ulteriori spese Cancellato il difensore civico

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Tonino Battaglia

ROMETTA – Il difensore civico? Costa troppo, meglio sopprimerlo. Questa, in sintesi, la valutazione dei consiglieri comunali di Rometta che nell'ultima seduta del Civico consesso hanno deliberato all'unanimità dei presenti l'abrogazione degli articoli 15, 16, 17 e 18 dello Statuto comunale che prevedevano l'istituzione del Difensore civico e relative norme in merito ad attività-udienza, funzioni, eleggibilità e decadenza. Un provvedimento che ha visto quindi convergere i due schieramenti alla luce dei costi eccessivi che l'istituzione di questa pur importante figura a tutela dei cittadini avrebbe comportato, per la quale il consiglio più volte era stato diffidato dal competente assessorato regionale a prendere una decisione. Infatti, in base a una prima bozza di regolamento – approntata nel gennaio scorso – per il difensore civico era prevista un'indennità pari a un terzo di quella attualmente percepita dal sindaco, più i costi aggiuntivi derivanti da rimborso spese per trasferte e missioni, per una somma che si sarebbe aggirata intorno ai 15mila euro l'anno. Un aggravio sulle casse comunali ritenuto eccessivo: «Sono contento - ha affermato il sindaco Enrico Etna nel suo intervento in aula - non perché non credessi nella figura del Difensore civico, ma perché i contorni legislativi entro cui dovrebbe muoversi non erano ben delineati. Se ci fosse stata una disponibilità finanziaria avrebbe dato lustro al Comune». «Oggi stiamo andando nella direzione giusta - ha affermato invece il consigliere del gruppo "Insieme per amministrare" Stefano Barbera - perché i soldi dei cittadini devono essere spesi con parsimonia». Si chiude quindi un'annosa vicenda che ha visto pendere sul Comune più di una diffida da parte della Regione per giungere a una conclusione definitiva. A partire dal 2004, quando l'assessorato regionale agli Enti locali intimò al consiglio comunale di attivare le procedure per la nomina del difensore civico, passando per il giugno dello scorso anno, quando sotto la minaccia di commissariamento il civico consesso adottò una bozza di regolamento (proposto dal gruppo di minoranza), fino al gennaio scorso, quando fu nominata la commissione giudicatrice e avviate le procedure per indire il bando di concorso. Evidentemente, senza troppa convinzione, se poi un'analisi più attenta dei costi - cui il gruppo "Insieme per amministrare" aveva invitato tutti i consiglieri - ha indotto entrambi gli schieramenti a decidere per la soluzione estrema: la soppressione della figura del difensore civico dallo Statuto del Comune.

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