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Gazzetta del Sud

10/08/2006

Rometta, sognando il lungomare che non si farà In cantiere invece alberghi, un centro commerciale e collegamenti viari più efficienti

viaggio nei luoghi delle vacanze La "patria" estiva dei messinesi sconta il peso di scelte irrimediabili ma guarda avanti

Natalia La Rosa

Rometta non è la California, ma per chi ormai da trent'anni la sceglie quale meta di villeggiatura estiva non se ne discosta molto. E non sembri un'eresia accostare il vippaio americano affacciato sull'Oceano Pacifico al paesello nostrano. Che non ha pregio architettonico (anzi l'eclettismo va dai nudi mattoni agli intonaci più estrosi), non ha spiagge attrezzate, non ha grandi infrastrutture, scarseggia in recettività per turisti e talvolta anche in servizi per residenti. Ma possiede innegabili vantaggi, primo fra tutti la vicinanza e la facile raggiungibilità, che ne fanno una delle località più gettonate dai messinesi in cerca di vacanze formato famiglia. La frazione marina dell'antica Rametta fu "scoperta" dalle grandi imprese edili negli anni '80, quando complessi e villette iniziarono a spuntare come i funghi ingoiando ettari di terreni appartenenti a pochi possidenti locali e spianando sempre più la strada verso la conquista del mare. Senza però offrire molto altro alle migliaia di persone che ogni estate vi si riversavano, se non promettenti nomi, dal paradisiaco all'esotico, come Baia dei Coralli, Casa dei Sogni, Albatros, Antares, Ikebana, Alga Azzurra e via volando sulle ali della fantasia di progettisti che, però, nella stragrande maggioranza dei casi non andarono oltre bagno, cucina e salotto. Probabilmente il concetto di "opera di urbanizzazione" primaria o secondaria che fosse era un tantino sconosciuto alle amministrazioni succedutesi nel tempo (grande esempio è il complesso Golden Sunset: ad esempio l'impianto d'illuminazione mai consegnato al Comune dalla ditta poi fallita si è deteriorato ed è stato quindi disattivato lasciando al buio i residenti). Così, già negli anni '90, la convivenza fra le variegate estrazioni sociali iniziò a diventare difficile e Rometta Beach assistette ad un periodo di declino. Case sfitte, complessi svuotati, immobili in decadenza, eccezion fatta per i superaffezionati che, anzi, non disdegnavano la riconquistata calma. Negli ultimi anni però il trend è cambiato: il centro tirrenico è tornato ad attrarre i messinesi ma anche villeggianti provenienti da altre regioni, che già dalla primavera setacciano gli annunci per cercare villette in affitto a cifre di tutto rispetto. Contribuendo a fare sfiorare quota 13-14.000 alla popolazione nei mesi estivi, con punte di 15.000 nei weekend di luglio e agosto. Ma il dato rilevante è anche un altro: dei circa 6.500 residenti abituali, quasi 2.000 sono ex abitanti del capoluogo che hanno scelto volontariamente di trasferirsi nell'amenità della provincia. Lo dice con un pizzico di orgoglio il sindaco Enrico Etna, al secondo mandato amministrativo (il primo nel '99, rinnovato nel 2004) e ben lontano dalla "crisi del settimo anno". «Evidentemente – afferma – qui trovano condizioni di vivibilità che in città non ci sono». SERVIZI – Il riferimento è ad alcuni innegabili miglioramenti nelle condizioni generali del centro rivierasco: innanzitutto il sistema di depurazione che (pur se con alcune evidenti falle: è il caso della rete nella zona di via Fiorina Sardo, anche ieri saltata per l'abbondante pioggia con fetido allagamento di liquami tutt'intorno) quest'anno sembra finalmente avere raggiunto il giusto equilibrio. Tutti ricordano l'acqua verdastra che anni fa lambiva ampi tratti di spiaggia, poi l'allacciamento alla condotta sottomarina in comproprietà con la vicina Spadafora che nel 2003 ha fatto il miracolo: acqua cristallina su tutta la costa, anche in corrispondenza del torrente Boncoddo, lungo il quale scorre la condotta fognaria. Con un piccolo grande problema però: tremendi miasmi che fino allo scorso anno hanno appestato le serate di centinaia di residenti del circondario, firmatari anche di esposti in Procura. Stavolta, però, il miracolo si chiama pubblico incanto con 100.000 euro a base d'asta: dal 1. agosto, grazie anche alla nuova "linfa", la stessa ditta che aveva sempre avuto in appalto la manutenzione del depuratore (aggiudicatasi pure la recente gara) è riuscita a farlo funzionare degnamente. Sufficiente, anche se non ottimale, la raccolta dei rifiuti che dal Comune è passata alla gestione dell'Ato2: «Solo dopo diverse diffide – spiega il sindaco – si è riusciti ad evitare che la spazzatura restasse fuori dai cassoni, mentre stenta ancora la raccolta delle suppellettili». OPERE PUBBLICHE – Incredibilmente in una cittadina di mare mancano le due opere più importanti: un bel lungomare e una grande spiaggia. Alla prima opera nessuno ha mai pensato in tempi utili. «Poi – racconta l'ex sindaco Stefano Barbera – provammo a inserirlo nel Prg, ma la Regione ce lo vietò perché opera viabile troppo vicina al mare. Dunque potemmo inserire solo piccole piazze in corrispondenza degli affacci a mare». La spiaggia, invece, è andata pian piano erodendosi, col mare finito sotto le case in alcuni tratti: in atto, come chiarisce il sindaco Etna, non c'è alcuna opera di salvaguardia, in attesa che sia finanziato un progetto tampone da 500.000 euro e uno più consistente da 2,5 milioni. Intanto, si spera che le maree siano clementi. Nel frattempo, se chi sta a Rometta non sogna la California, sogna certamente quel lungomare che è il cavallo di battaglia di ogni località balneare, e che ha costituito la fortuna ad esempio dei centri vicini, come Villafranca, Spadafora o di Venetico dove una giusta valorizzazione ne ha fatto un punto d'incontro ricercato da tutto il circondario. Rometta, invece, può contare solo sulla villa comunale, tra le opere più importanti degli anni '90 realizzata (insieme con la via Variante) sotto la sindacatura di Barbera, attuale consigliere comunale di minoranza. La villa costituisce ancora oggi l'unico vero punto di aggregazione ed è particolarmente curata, come tiene a sottolineare l'assessore all'ambiente Francesco Cannuli, anche grazie ad un gruppo di tredici giovani che partecipano ad un progetto finanziato dall'Unione europea con ben 500.000 euro, per la cura del verde cittadino con la possibilità di costituirsi successivamente in cooperativa. Proprio nella villa comunale, con un grande anfiteatro, laghetto artificiale e giochi per bimbi, si tiene la maggior parte delle manifestazioni estive organizzate dall'assessore alla cultura Piero Gazzara. L'altra grande opera, il Corso della Libertà, come ora si chiama, ha invece consentito di ridurre il carico di veicoli sulla Nazionale, la Ss 113, agevolando l'accesso ai complessi residenziali, anche se molti – giardini e piscine comprese – sono stati "tagliati" in due dalla strada («Ma abbiamo solo rispettato la previsione del Piano di fabbricazione – chiarisce Barbera – di cui erano già informati tutti coloro che avevano avuto le concessioni edilizie»). I prossimi anni saranno invece caratterizzati da tutta una serie di opere che, se davvero andranno in porto come spera l'amministrazione Etna, produrranno un fortissimo impulso sulla vocazione turistico-commerciale del paese (già sotto l'ultimo aspetto toccata da un fermento di attività – cinesi compresi – sconosciuto in passato). In cantiere, come chiarisce anche il vicesindaco Nino Visalli, c'è ad esempio un albergo, progettato dalla ditta Fio e inserito nel Patto territoriale con un investimento di 6 milioni di euro (4 pubblici e 2 privati) nella zona di via Fiorina Sardo. Ma la vera sorpresa sarà il mega progetto nella zona adiacente il torrente Saponara: 80.000 metri quadri sui quali opererà la Sviluppo Commerciale Rometta di Giuseppe Denaro progettando un centro commerciale da 30.000 metri quadri, due alberghi e due campetti, oltre ad opere di viabilità (per l'accesso ai complessi, ma anche allo svincolo autostradale) che, come ribadisce il sindaco, offriranno benefici che l'ente locale non sarebbe stato mai in grado di garantire con i propri fondi. Grossi investimenti sono stati poi operati e programmati anche per il recupero del centro storico a Rometta superiore, abitato da quasi 2.000 persone e pian piano ristrutturato secondo precisi canoni architettonici con un percorso che consente di toccare, nel "Giro dei Cappuccini", monumenti e siti di pregio, fra cui il monastero ancora abitato da cinque clarisse. Tornando alla frazione marina, si progetta anche di appaltare la creazione di due ponti alle estremità del paese, da un lato sul torrente Boncoddo per il collegamento con Spadafora e da qui sempre seguendo la litoranea fino a Monforte, e dall'altro lato sul torrente Saponara per raggiungere il centro omonimo collegandosi al lungomare e sfociando sul litorale villafranchese. Il nuovo polo di uffici comunali sul Corso della Libertà e una tensostruttura per attività sportive e ricreative sono tra i progetti a scadenza più ravvicinata, mentre l'approvazione del nuovo Prg a dicembre scorso ha fissato canoni e paletti che dovrebbero evitare un nuovo sacco edilizio favorendo invece le attività turistiche. Tra l'altro, in itinere ci sono anche iniziative per migliorare l'accesso al mare in tre punti (via Mezzasalma, via Lifia e via Fiorina Sardo) con spiazzi ben sistemati e arredo urbano. Intanto, però, e ancora per molto, altro che California: a Rometta "Lungomare dreaming"...

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