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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

12/08/2006

Si rinnova la tradizione a Montalbano Elicona Oltre trecento figuranti oggi al "Corteo storico"

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Benito Gagliardo

MONTALBANO ELICONA – Oltre 300 figuranti, in costume del tempo, alle ore 18 di stasera apriranno la diciottesima edizione del Corteo Storico, che rievoca l'ingresso del re Federico II, con la sua Corte, al Castello di Montalbano Elicona. I figuranti rappresentano tutti i personaggi che ruotavano intorno alla Corte del Re di Sicilia agli inizi del 1300. Con un tuffo nel passato, di oltre 7 secoli, il paese vive una giornata in pieno medioevo. La manifestazione, entrata ormai nelle tradizioni del paese, ogni anno richiama migliaia di forestieri che con molto interesse seguono il Corteo lungo il suo percorso. La rievocazione storica è sentita soprattutto dal pubblico montalbanese, molto legato al suo castello e a Federico II, che lo ha fatto costruire per passare, in estate, in un ambiente climaticamente e paesaggisticamente unico, saltuari periodi di riposo, in compagnia del suo medico curante Arnaldo da Villanova. Il Corteo parte dal castello, il Re e la Regina sono preceduti da uno squadrone di cavalieri a cavallo e seguiti dalla corte, con le dame in preziosi abiti del tempo arricchiti di ricami e di gioielli. Fanno seguito i gonfaloni del paese e dei quartieri e quelli dei Comuni che storicamente sono stati legati la Re di Sicilia come Randazzo, S, Piero Patti, Rometta, Sperlinga , Castelbuono e Geraci Siculo. Questi centri sono rappresentati anche da oltre 100 figuranti in costume. Dopo i gonfaloni gli sbandieratori, musici e falconieri che fanno parte dell'associazione "Maestri di Motta Santa Anastasia". Presente, anche, il gruppo d'animazione "Ferro e Fuoco con i giocolieri duellanti e sputa fuoco. Il lunghissimo corteo percorre alcune viuzze del quartiere medioevale per giungere nella Piazza Maria Santissima della Provvidenza, dove il Re riceverà dal Capitano della Rocca le chiavi della città. Dopo le esibizioni dei giocolieri e degli sbandieratori, alla luce delle torce, il corteo fa rientro al castello, dove il coro "Overture" di Giovanni Mirabile canta il Te Deum di ringraziamento. A conclusione, in un gioco di luci e fuochi artificiali, si chiude la manifestazione.

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