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Omnia Press

10/10/2007

Approvato il consuntivo, ma pesanti le critiche della minoranza

Rometta

Orazio Bonfiglio

E' andato in scena ieri sera il secondo "round" del Consiglio comunale di Rometta. Dopo i confronti della prima manche che hanno portato al rinvio della votazione, ieri i consiglieri hanno votato per il bilancio consuntivo del 2006. I voti favorevoli vengono solo dalla maggioranza, in quanto la minoranza ha votato contro e il consigliere del gruppo misto, Fortunato Marcianò, ha abbandonato l'aula. Prima Orazio D'Andrea, poi Alessandro Nava ed infine il capogruppo dell'opposizione consiliare, l'avvocato Nicola Merlino, hanno lanciato pesanti invettive contro l'immobilismo della maggioranza e soprattutto per la mancanza di promesse tra il bilancio preventivo ed il consutivo presentato in aula. Da un lato la maggioranza si difende "accusando" il Patto di Stabilità, che limita l'operatività dell'amministrazione, ma dall'altro è la minoranza che impernia il proprio discorso accusando che i limiti imposti dal Patto di Stabilità, sono causati dall'appiattimento di spesa: "Tale Patto - dichiara Nava - è frutto di una media che lo Stato fa nei tre anni. Se voi nel bilancio di previsione annunciate di spendere una cifra e poi al consuntivo ne presentate una esigua, lo Stato ritiene che sia quello il fabbisogno della nostra comunità". Dello stesso parere è Merlino, che per un'ora non fa altro che criticare aspramente l'operato della maggioranza in merito al mancato censimento dei debiti fuori bilancio ed alle opere non realizzate: "Vi vantate - dichiara con veemenza Merlino - della Casa Comunale, ma quella risale a 8 anni fa". Le altre critiche sono pervenute in merito alla mancata oculatezza in merito alla gestione del litorale. "Avete pensato - continua Merlino - a realizzare gli sbocchi a mare, senza pensare ai frangiflutti ed al ripascimento. Quelle opere non durarenno tutto l'inverno, la prima mareggiata se le porterà via". La maggioranza replica con il capogruppo Giunta che si mostra critico nei confronti dell'amministrazione, così come il presidente Abbadessa: "Navighiamo a vista - dichiara Giunta - decidiamo di volta in volta e il sindaco dovrà spiegarci i motivi dei ritardi per la realizzazione della delegazione di Rometta Marea". La scintilla scocca al momento in cui Marcianò chiede la parola e Abbadessa, il presidente del Consiglio, non la concede. Ogni momento è buono per alzare la voce, tanto che la seduta viene sospesa, alla ripresa si placano gli animi e si vota.

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