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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

23/01/2011

Rometta, via ai lavori di messa in sicurezza di contrada S. Andrea

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Tonino Battaglia

Al via la messa in sicurezza dell'abitato di S. Andrea, la piccola frazione di Rometta particolarmente colpita dall'alluvione che a novembre ha messo in ginocchio la fascia tirrenica messinese provocando allagamenti e danni alle abitazioni. Sono stati infatti consegnati in questi giorni all'impresa "Fazio Paolo" di Patti i lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del crinale denominato "Marco", a monte delle abitazioni del borgo sabatino. Su quell'altura, infatti, la mattina del 2 novembre si verificò un distacco di frana che si abbatté sulle case sottostanti, ricolmandole quasi totalmente di fango e detriti, ventrandone alcune. Per poco non si sfiorò la tragedia e cinque famiglie furono costrette ad abbandonare le loro abitazioni, trovando sistemazione presso parenti o strutture alberghiere, in seguito all'ordinanza di sgombero emessa dal sindaco Roberto Abbadessa. A seguito di questi avvenimenti e alle richieste del comune tirrenico, che ha invocato la dichiarazione di stato di calamità naturale per il grave rischio idrogeologico, il dipartimento regionale alla Protezione Civile ha stanziato un finanziamento di 150mila euro per mettere in sicurezza tutto il centro abitato di S. Andrea con procedura di "somma urgenza". La consegna lavori all'impresa "Fazio Paolo" è stata fatta alla presenza dell'ing. Bruno Manfrè, capo della protezione civile di Messina (che sta seguendo passo passo tutte le aree sensibili colpite dall'alluvione), del sindaco Abbadessa e del funzionario comunale con delega alla protezione civile, geom. Angelo Pennisi. L'intervento – il cui progetto è stato redatto per conto della Protezione Civile dall'ing. Concetta Marletta – prevede la messa in sicurezza del burrone "Marco" mediante opere di risagomatura dell'omonimo torrente, di regimentazione e raccolta delle acque piovane, di applicazione di griglie paramassi e di stabilizzazione di tutto il pendio per la mitigazione del rischio idrogeologico e delle conseguenti frane e colate di detriti verso l'abitato. I lavori dovranno essere effettuati in 30 giorni.

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