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Gazzetta del Sud

05/11/2010

A Rometta solo in due sono rimasti a Cisterna

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Tonino Battaglia

La strada ancora non c'è, ma a tre giorni dalla frana che li aveva confinati sul poggio di contrada Cisterna, Antonino Luca e Paolo Drago hanno rotto l'isolamento. Approfittando della giornata soleggiata, ieri pomeriggio i due sono riusciti a discendere quel chilometro di pendio – in cui insistono diversi smottamenti – che divide l'abitazione in cui erano confinati dall'abitato di Rometta Marea. Paolo Drago è riuscito a riabbracciare la moglie, fare scorte di provviste, ma ha voluto tornare nuovamente in Contrada Cisterna per poter coltivare i suoi campi e accudire gli animali. «Non sono più un ragazzino – ci ha spiegato il 70enne agricoltore – e non posso fare avanti e indietro come una volta. Preferisco rimanere sul luogo fin quando non ci sarà la strada e curare al meglio la mia campagna» ci ha detto. Sereno anche Antonino Luca, che è riuscito a liberare la sua cantina dal fango e soprattutto quel freezer che custodiva provviste fondamentali per i prossimi giorni. «Sono abituato a rimanere quassù – afferma Luca – ci sono nato, ma spero che la strada si faccia al più presto e si torni, quindi, alla normalità». Ma per la realizzazione di una bretella alternativa per contrada Cisterna si sono presentate in questi giorni delle difficoltà logistiche legate alla tortuosità del terreno e alla sua particolare conformazione morfologica. Ieri sera si è svolto, nella sala operativa «Coc» allestita in delegazione comunale, un briefing tra tecnici e amministratori che dovrebbe essere risolutivo per individuare il «corridoio» giusto per raggiungere i i cinque. Stamane, quindi, dovrebbero mettersi in moto le ruspe per «disegnare» la nuova strada interpoderale.

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