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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

11/11/2010

Si lavora per far rientrare a casa le quattordici famiglie sfollate

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Tonino Battaglia

Entro domenica prossima i 14 sfollati di Sant'Andrea potrebbero fare ritorno alle loro case. A una settimana dalla frana del cosiddetto "Burrone Marco" abbattutasi su diverse abitazioni del piccolo borgo collinare di Rometta per effetto del nubifragio che ha flagellato il territorio tirrenico, si lavora a pieno ritmo per rimuovere detriti e mettere in sicurezza il costone a rischio. I volontari delle associazioni di protezione civile "Giva" e "La Pantera", insieme agli operai delle cinque ditte incaricate dal comune per quest'emergenza, stanno sgombrando strade e case dal fango e provvedendo a stabilizzare il poggio che lambisce le abitazioni di quella che potremmo definire la "zona rossa" della frazione (tra via dei Sabatini e via dei Cottone). In atto, si lavora alla risagomatura delle saie per la raccolta delle acque e alla realizzazione di terrazzamenti che impediscano ulteriore scivolamento del terreno a valle. Nel frattempo permangono le 5 ordinanze di sgombero, cui si è aggiunta la dichiarazione di inagibilità per un'altra abitazione in via dei Sabatini, il cui piano interrato è tutt'ora sommerso dalla melma. «Speriamo che entro la fine della settimana – spiega il sindaco Roberto Abbadessa – si riesca a ripristinare una situazione di sicurezza e revocare, così, le ordinanze emesse a tutela dei cittadini più esposti al rischio idrogeologico. A lavori conclusi valuteremo la situazione insieme al responsabile della Protezione Civile di Messina, ing. Bruno Manfrè e all'equipe di esperti inviata dal dipartimento regionale. Se ci saranno le condizioni, le 14 persone evacuate potranno rientrare nelle loro case alla fine della settimana». Tutto risolto, invece, a contrada Cisterna. È stata infatti realizzata la nuova bretella by-pass per collegare il crinale roccioso con l'abitato di Rometta Marea. «Una soluzione – aggiunge il primo cittadino – che faremo diventare permanente proponendo una variante al Prg». Ruspe in azione, poi, sui torrenti per ripulirne i letti. Passata la tempesta, è l'ora dei bilanci. La stima dei danni causati dall'alluvione – secondo il primo cittadino – supera i 5 milioni di euro.

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