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Gazzetta del Sud

17/08/2002

rometta marea / Gli esami sui prelievi effettuati dai Nas sono risultati negativi

Il sindaco: l'acqua è potabile I casi di gastroenterite di natura alimentare? Altri prelievi

t.b.

ROMETTA – Potete (e potevate) consumare con assoluta tranquillità la canonica granita con brioche. I cento e passa casi di gastroenterite registrati non sono ascrivibili all'acqua, che è potabile. Rientra dunque la "psicosi da salmonella" a Rometta Marea, anche se resta da chiarire cosa abbia causato i disturbi gastrointestinali che hanno costretto numerose persone a fare ricorso alle cure dei sanitari della guardia medica turistica. Un fatto anomalo che aveva giustamente preoccupato i medici del presidio sanitario, i quali – vistisi di fronte a un numero inconsueto di pazienti che presentavano sintomi pressoché uguali (gastrite, diarrea, febbre, vomito) – avevano fatto presente il caso ai carabinieri della locale stazione, i quali a loro volta hanno fatto scattare i dovuti accertamenti. Mercoledì scorso, così,i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni) di Catania e i sanitari del settore Igiene pubblica dell'Asl 5 di Messina hanno effettuato una serie di prelievi di campioni d'acqua potabile (dal serbatoio centrale di contrada Filari e dalle principali fontane della cittadina), di acqua marina e di reflui dall'impianto di depurazione, per verificare la presenza o meno nei liquidi succitati di forme batteriche che potessero essere causa di questa serie di malori. Il primo sospetto che si era insinuato era quello di essere di fronte a un presunto caso diffuso di salmonellosi, anche se non si esclude la possibilità che si tratti di qualche leggera forma virale – del tipo adeno-virus o reo-virus – che provoca anch'essa disturbi gastroenterici, ma che in ogni caso non desta particolari preoccupazioni. L'esito delle analisi effettuato dall'Asl, reso noto ieri dal primo cittadino, ha comunque dato le prime certezze, sgombrando il campo dal timore che si era diffuso a macchia d'olio sia fra i residenti sia tra i tanti turisti (soprattutto villeggianti che tradizionalmente trascorrono i mesi estivi in uno dei 22 residence di Rometta Marea). Il sindaco Enrico Etna ha emesso un comunicato nel quale «in relazione ai casi di malessere registratisi in Rometta Marea – si legge – e alle conseguenti misure e controlli precauzionali disposti dall'Asl competente, si comunica che da un esame dei risultati delle analisi sui campioni di acqua sia potabile sia marina è da escludersi qualunque ipotesi di inquinamento cui riconnettere le patologie sofferte. Si rassicura pertanto la popolazione circa la potabilità dell'acqua distribuita nell'intero territorio comunale, compreso il centro e frazioni collinari, nonché sull'assenza di rischi per la salute derivanti dalla balneazione nel litorale di Rometta Marea, ove questa è regolarmente consentita». Improbabile che il problema fosse nell'acqua – ha affermato il dott. Barresi, in servizio alla guardia medica turistica – perché se fosse stato così, i casi di malore sarebbero stati molti di più. D'altra parte, molti tra gli assistiti con problemi gastroenterici non avevano bevuto acqua dai rubinetti e avevano fatto il bagno a mare». Scongiurato, quindi, il pericolo maggiore, le indagini si sono spostate sul versante dei generi alimentari. Ieri mattina, infatti, i militari del Nas hanno prelevato a campione, in alcune rivendite, alcune campionature di alimenti (soprattutto latte, uova e formaggi) per sottoporli a loro volta ad analisi. Mentre i medici del settore Igiene pubblica dell'Asl per tutta la giornata di ieri hanno effettuato una serie di visite ai pazienti affetti dai disturbi gastroenterici rivoltisi in questi giorni alla guardia medica, sottoponendoli fra l'altro, per fugare qualsiasi dubbio, a esame coprologico. Purtroppo l'“allarme Salmonella” scoppiato in questi giorni ha avuto ripercussioni anche sul flusso turistico e sull'attività dei bar, ristoranti, pizzerie e ritrovi della cittadina balneare. Un allarme ingiustificato. «Una preoccupazione inutile – come ha dichiarato Vittoria Fiumara, che gestisce un noto bar al centro della cittadina – perché da sempre abbiamo bevuto e lavorato con quest'acqua, e non è mai successo niente».

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