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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

08/10/2002

Torregrotta Chiesta una postazione tra Villafranca e Rometta

Il “118” va potenziato

g.p.

TORREGROTTA – Mantenere e salvaguardare i presidi di guardia medica esistenti sul territorio e rafforzare la presenza del 118 nel comprensorio Villafranca-Milazzo. È questo l'impegno dei sindaci dell'hinterland, che nel pomeriggio di oggi alle 18, su iniziativa del primo cittadino di Torregrotta, Angelo Coco, si riuniranno nel municipio torrese, per dibattere sui contenuti del “decreto Cittadini”. L'obiettivo – come anticipato dallo stesso Coco – è quello di tutelare i diritti di un vasto bacino d'utenza «che necessita di adeguati interventi in materia sanitaria. In questo territorio la presenza delle guardie mediche e soprattutto del servizio di pronto intervento (118 ndr ) sono fondamentali e vanno mantenuti». E al riguardo questa sera i sindaci chiederanno alla Regione di voler valutare la possibilità di prevedere una nuova postazione del 118 tra Rometta e Villafranca. Guerra delle insegne, le ragioni del comandante dei vigili – Intanto nel comune torrese non si placano le polemiche tra il sindaco e il comandante dei vigili urbani sulla questione delle insegne pubblicitarie dei negozi. Dopo la presa di posizione del sindaco Angelo Coco, che in buona sostanza ha stigmatizzato l'operato del comandante, ieri c'è stata la replica del capo dei vigili, Giuseppe Lo Meo. «Tutti i soggetti dell'amministrazione di Torregrotta formalmente interessati al procedimento amministrativo relativo alla verifica della regolarità delle insegne pubblicitarie (ufficio tributi, assessore alla polizia municipale, assessore al commercio, dirigente dell'ufficio tecnico e lo stesso sindaco) – afferma il comandante della polizia municipale – sono stati più volte interpellati per iscritto sull'argomento (con ben 3 distinte note del gennaio, del marzo e del giugno scorsi) dal sottoscritto senza ottenere alcun riscontro. Non appare superfluo puntualizzare alla stessa cittadinanza che oggi viene invitata dal sindaco a disattendere i provvedimenti sanzionatori, che l'impulso, o meglio l'iniziativa, degli accertamenti effettuati proviene personalmente dallo stesso sindaco che oggi, con grande sensibilità politica, ma con incomparabile coerenza, alla luce dei risultati emersi, non solo prende le distanze dall'operato del comandante ma, addirittura, ne censura la legittimità in maniera strumentale ed infondata». (g.p.)

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