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Rassegna Stampa
03/08/2001 |
Rometta Marea / Terrapieno privo di protezione Quel minisvincolo a rischio Tonino Battaglia ROMETTA – Che protezione può dare un muretto di contenimento alto pochi centimetri a fronte di un terrapieno di ben più massicce dimensioni? È la domanda che ci si pone guardando il minisvincolo autostradale di Rometta Marea, una rampa di decelerazione aggiuntiva realizzata circa due anni fa allo scopo di snellire il traffico proveniente dalla A20 Messina-Palermo, deviandone il flusso non più esclusivamente sulla statale 113, ma anche sulla via Variante. Un'opera necessaria nel centro tirrenico, che rappresenta una valvola di sfogo importante soprattutto d'estate – quando l'afflusso di turisti crea spesso non pochi problemi alla viabilità – e il cui compimento si è concretizzato a quindici anni di distanza dal primo progetto, redatto all'epoca dall'Ufficio tecnico comunale. Dopo un'attesa di tre lustri, la realizzazione della bretella autostradale si deve al Consorzio A20, che – sotto la spinta dell'amministrazione Etna (fresca vincitrice delle elezioni e vogliosa di dare subito un segnale di efficienza) – ha redatto un nuovo progetto e ha realizzato la diramazione a tempo di record, sotto la direzione del geometra Aveni. I lavori, il cui costo complessivo si è aggirato sui sessanta milioni, sono stati eseguiti dalle ditte Aragona e Venuto, quest'ultima ha realizzato la bitumazione. Ma forse la voglia di portarli a termine nel più breve tempo possibile ha fatto passare in secondo piano il fatto che quel "murettino", cingente il terrapieno che fiancheggia la nuova bretella autostradale, è un baluardo troppo risicato nel momento in cui le piogge e altri agenti atmosferici fanno defluire sulla strada e verso mare una serie di detriti provenienti da quel rialzo del terreno. Infatti, il minisvincolo ricavato a fianco della normale uscita autostradale, si trova a un livello più basso rispetto a quest'ultima, e questo facilita il possibile scorrimento di pietrame e terriccio contro cui l'attuale ciglione costituisce un argine pressoché inesistente. Ancora non si sono verificati gravi disagi, ma bisogna registrarli prima di intervenire? E allora, perché non cercare di prevenire il problema compiendo un'opera di consolidamento e innalzamento del murettino esistente a un'altezza tale da evitare qualsiasi rischio, non ultimo quello di un'erosione del terrapieno? Servirebbe tra l'altro come primo passo per una valorizzazione di una zona - quella dell'ingresso a Rometta Marea - che dovrebbe costituire il biglietto da visita per tutto il territorio del centro tirrenico. Un biglietto da visita ancora poco presentabile, vista anche la folta presenza di sterpi e di qualche discarica di oggetti vari nei vicini terreni (probabilmente privati) inutilizzati. |