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Gazzetta del Sud

10/01/2003

Ipermercati Anche la Confcommercio nel dibattito sul polo commerciale di contrada Due Torri

A Rometta si discute, a Barcellona si realizza

Maria Saccà

ROMETTA – Barcellona potrebbe arrivare prima di Rometta nella realizzazione di un grande centro commerciale. L'ipotesi si dà per certa negli ambienti imprenditoriali romettesi, dove si continua a discutere, in attesa di un pronunciamento della civica amministrazione chiamata a decidere. Una richiesta di approfondimento ai politici romettesi viene dal direttore della Confcommercio, Roberto Corona, in merito al megaprogetto commerciale in contrada Due Torri, e che a giorni verrà inviata ai sindaci e ai consiglieri di Rometta, Saponara, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico e Villafranca Tirrena, ai consiglieri comunali dei comuni sopraccitati, e all'assessore regionale al Commercio Michele Cimino. LA CONFCOMMERCIO – «Il perdurare di un dibattito senza riscontri tecnici ed economici – dice Corona – al di fuori dei luoghi previsti dalla legge, sull'ipotesi della costruzione di un grande centro commerciale nell'ambito del territorio di Rometta, ci obbliga ad intervenire ancora una volta per tentare di indirizzare la disamina di questo "progetto" verso canali più istituzionali. Come prevede la legislazione regionale vigente – sostiene Corona – si dovranno affrontare tutta una serie di valutazioni economiche che, sinora, sono rimaste estranee alle riflessioni pubbliche e alle esternazioni di singoli soggetti, visto che anche i comuni vicini saranno soggetti alle ripercussioni, positive o negative che siano, che il "parco commerciale" di 100mila mq. svilupperà su tutto il territorio, ivi compresa la città di Messina. In precedenza abbiamo già inviato alcune note all'attenzione dell'Amministrazione comunale di Rometta, come pure dei vari comuni, che sono coinvolti, anche se in modo indiretto, dall'ipotesi di tale progetto, e ciò alla luce di quanto previsto dalla L.R. 28/99, che tra l'altro prevede la convocazione della nostra organizzazione alla "conferenza dei servizi" per quanto di competenza. Ribadiamo – continua il direttore della Confcommercio – che non ci risulta che il comune di Rometta abbia predisposto le «direttive e gli indirizzi di programmazione commerciale», così come previsto dal decreto presidenziale del 11/7/2000. Riteniamo che i Consiglieri comunali dei vari comuni limitrofi non abbiano sin qui ricevuto le dovute informazioni di carattere tecnico ed economico, e sugli impatti socio-economici. Reiteriamo le nostre precedenti note, con la richiesta urgente di ricevere copia della documentazione in possesso dell'Amministrazione per un primo esame del progetto, per le conseguenti valutazioni che ci competono, ed anche per fornire un'informazione completa e più ampia di quanto non sia stato fatto sinora. Va infine ricordato – conclude Corona – che su proposta dell'assessore regionale al Commercio, la Giunta regionale ha approvato la L.R. n.16 del 30/10/02 che ha prorogato per altri due anni (2004), la norma transitoria già insita nella legge 28/99, che vietava il rilascio di nuove autorizzazioni per gli insediamenti di grande dimensione». LA REPLICA – Ai tanti interrogativi posti da Corona, arriva puntuale la replica dell'ing. Antonio Bellinghieri, il progettista dell'opera. «Voglio ribadire il fatto che diversi studi di settore sono già stati effettuati. È logico pensare che chi vuole investire in questo progetto abbia già richiesto approfondite ricerche di mercato. Comunque, quando presenteremo il progetto esecutivo, daremo all'amministrazione una ulteriore ricerca sugli impatti socio- economici e ambientali di tale opera». E per quanto riguarda la legge regionale 28/99 che vieterebbe insediamenti commerciali di grande dimensione, Bellinghieri osserva che «la legge in questione non è che vieta nuovi insediamenti commerciali, pone solo dei limiti. La moratoria significa che non c'è più un automatismo delle cose, ma bisogna concertare con tutti gli enti interessati, magari in una conferenza di servizi. Noi vogliamo rispettare la legge, anzi andare oltre i limiti che ha posto. Precedentemente le grandi strutture commerciali non tenevano conto del cosiddetto commercio di vicinato, cioè non garantivano una quota di spazi commerciali per i residenti. Noi, invece, abbiamo imposto che 5mila mq siano riservati ai romettesi». Bellinghieri sottolinea inoltre che «le opportunità che ha dinnanzi Rometta, non saranno solo di ordine economico, ma anche sociale e culturale. Per non parlare delle implicazioni occupazionali. Infatti – continua – si prevedono circa 500 assunzioni dirette. In tal proposito abbiamo già stipulato un protocollo d'intesa col comune di Rometta, secondo cui verrà data priorità a personale locale come richiesto dall'amministrazione comunale. Saranno previste anche assunzioni indirette, mi riferisco al personale che sarà impiegato per le pulizie, la guardiania, la manutenzione e l'amministrazione. A questo punto – conclude Bellinghieri – bisogna decidere se far propria questa idea nuova di sviluppo, o lasciare ad altri questa irripetibile occasione». Un richiamo a fare presto, insomma. In molti cominciano a temere l'ipotesi che si tratta solo di ritardi che potrebbero favorire altre iniziative analoghe nel comprensorio tirrenico. E si parla di un parco commerciale di circa 80mila mq. a Barcellona, molto probabilmente nei pressi dello svincolo dell'autostrada. E non sarebbe il solo.

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