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Gazzetta del Sud

21/02/2004

A un pensionato originario di Rometta Prelevate le cornee

Cresce la cultura della donazione

Graziella Mastronardo

Anche l'ospedale Piemonte s'inserisce a pieno titolo tra le strutture che operano nel vasto campo della donazione. In città, dunque, sembra crescere la cultura della solidarietà: che però non è mai sufficiente rispetto all'enorme richiesta che proviene dai pazienti in attesa di ricevere un organo, senza il quale la loro vita è soltanto una indicibile sequela di sofferenze. È soltanto di qualche giorno giorno addietro il doppio prelievo eseguito al Policlinico a distanza di 24 ore, nonostante le drammatiche difficoltà dovute non soltanto alla complessità dell'organizzazione. Ieri mattina nel presidio di viale Europa, interpretando una volontà non scritta ma più volte manifestata ai propri cari, sono state prelevate le cornee di un paziente deceduto a seguito di collasso cardiocircolatorio. Si è potuto procedere soltanto a questa operazione proprio perché non vi erano le condizioni per eseguire l'accertamento della morte cerebrale, visto che l'elettroencefalogramma non è mai stato piatto. L'intervento è stato effettuato dal dott. Francesco Abramo, dell'Oculistica. Tutta la procedura, invece, è stata seguita dal dott. Giuseppe Patalano, che per l'Azienda segue questo delicatissimo settore, oltre che dalla dott. Rosalba Ristagno, direttore sanitario di presidio. Il donatore, un pensionato residente a Messina ma originario di Rometta, era ricoverato da due settimane alla Rianimazione del “Piemonte” per una grave forma di insufficienza respiratoria. Anni addietro perse un figlio in circostanze tragiche e in quella occasione ebbe modo di manifestare il suo rammarico per l'impossibilità di donare gli organi. «Sarebbe auspicabile - afferma il dott. Patalano - che anziché inviare le cornee a Palermo, alla banca regionale degli occhi, anche il nostro ospedale fosse autorizzato a compiere il loro impianto. Ai messinesi, poi, vorrei lanciare un appello: donate quanto più possibile, perché si salvano tante vite. Chiunque può venire a chiedere, saremo sempre disponibili a fornire tutte le spiegazioni, purché si agisca insieme per alleviare tante sofferenze».

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