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Rassegna Stampa
03/06/2004 |
Rometta Nuove opportunità per l'imprenditoria femminile Aziende create da donne Maria Saccà ROMETTA – «Finalmente le istituzioni sono in grado di offrire alle donne gli strumenti necessari affinché possano riuscire a crearsi nuove condizioni di lavoro e costruirsi autonomamente una loro identità e dignità sociale». È questo uno dei tanti messaggi finali lanciati al termine dell'interessante convegno “Donne protagoniste dello sviluppo territoriale”, organizzato dall'associazione femminile “Donne nel Mediterraneo-Onlus”, svoltosi nei giorni scorsi nella saletta della Villa Comunale a Rometta Marea, col patrocino della Presidenza del Consiglio, di vari ministeri e dalla Comunità Europea. Numerosa, ed eterogenea per età e provenienza, la presenza femminile che ha assistito al dibattito a cui hanno preso parte – oltre al project manager regionale dell'associazione “Donne nel Mediterraneo Onlus” Josefina Catalfamo e al responsabile dell'“Ufficio Europa” del Comune, Orazio Bisazza – la giovane architetto conservatore, dott. Stella Sciarrone, l'assessore comunale per le Pari opportunità, prof. Dionisia Rizzo, il sindaco di Rometta, Enrico Etna, e il giornalista Giuseppe Sfameni. Dopo gli interventi introduttivi della Rizzo e della Catalfamo – la prima, infatti, si è soffermata sul ruolo dell'amministrazione locale a favore della donne, mentre la seconda ha illustrato le finalità dell'associazione e del progetto internazionale “Wemed Plus” di promozione delle attività femminili – la Sciarrone e Bisazza hanno illustrato le grosse opportunità per nuovi sbocchi occupazionali dirette all'universo femminile, sottolineando nel contempo l'importanza di prevedere un percorso di orientamento mirato ad aiutare le donne ad elaborare in modo autonomo un piano di autopromozione verso il mondo del lavoro, delle professioni e della creazione d'impresa. A tal fine, i promotori hanno illustrato le azioni contenute nel piano europeo di sviluppo locale, in grado di attuare un sistema integrato di azioni sul territorio volte a sviluppare, accrescere e sostenere l'imprenditoria femminile, caratterizzandola come "impresa diffusa" basata su microattività di tipo singolo e associativo e su nuove forme di self-employment. |