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Rassegna Stampa
05/06/2004 |
Elezioni Bastano 271 voti per fare il sindaco a Leni - Salvatore Sarpi LIPARI – A poco più di una settimana dal voto che dovrà dire chi, nel piccolo comune salinaro di Leni, sarà il successore del sindaco "storico" Giuseppe Lo Po, la campagna elettorale continua senza grandi sussulti. Si va avanti, almeno per il momento, più che coi cominzi con un serrato “porta a porta” alla ricerca del voto che potrebbe rompere una situazione che sembra di grande equilibrio. I programmi dei due candidati sono già comunque ben noti alla larga maggioranza della popolazione. Popolazione la quale, considerando che si tratta di un piccolo paese, dove sono forti i legami di parentela o i rapporti di lavoro, preferisce non sbilanciarsi. Comunque, a sentire i supporter delle due compagini in lizza "Rinnovamento e sviluppo per Leni" e "Una Guida sicura per Leni" e dei due sindaci in corsa, Antonio Podetti e Agata Pollicino, la “battaglia” è quanto mai serrata. Gli amanti delle statistiche, ma anche i comitati elettorali dei due candidati, stanno “con la penna e la calcolatrice in mano” consapevoli che una manciata di voti potrebbe significare vittoria o sconfitta nella competizione elettorale del 12 e 13 giugno prossimi. Al voto saranno chiamati 720 elettori ma è storicamente accertato che alle urne, considerati i tanti cittadini che vivono fuori dal Comune, pur mantenendone la residenza, non si recheranno più di 540 persone. Di conseguenza al nuovo primo cittadino di Leni basterebbero 271 preferenze per avere la certezza di occupare la poltrona che in atto è del professor Giuseppe Lo Po. Ma la campagna elettorale sta stringendo anche nei centri più grossi dove le “Europee” stanno passando sotto tono. È il caso di Rometta , Spadafora e Torregrotta si preannuncia una battagli all'ultimo voto. |