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Rassegna Stampa
16/07/2004 |
A Rometta la "stazione" per 42 comuni Il commissario Crosta comunica la decisione.Ma il sindaco Etna già prepara la battaglia R.C. ROMETTA E'prevista a Rometta la stazione di trasferenza che dovrebbe trattare i rifiuti umidi provenienti dai 42 comuni dell'Ato 2 di Barcellona. La notizia al comune di Rometta ha colto tutti di sorpresa. Nessun amministratore era stato avvertito della scelta, o consultato in proposito. L'ufficio palermitano del Commissario delegato per l'emergenza dei rifiuti in Sicilia, Felice Crosta, si è limitato ad inviare la comunicazione con la quale fissava una conferenza di servizio per il 28 luglio. Prima di dare il via ai lavori bisogna approvare, infatti, la variante al piano regolatore generale. Le particelle di contrada Filari, circa 9 mila metri quadrati di terreno, ricadono in zona D2, ovvero in zona produttiva destinata ad insediamenti industriali ed artigianali. Il progetto è della Sicil Power spa di Adrano, la società raggruppa le società Altecoen spa, Db Group spa, Dgi Daneco Gestione Impianti spa, Waste Italia Spa, Technip Italy e Siemens spa che realizzeranno anche il termovalorizzatore di Paternò. La stazione di pretrattamento ha lo scopo di accogliere i rifiuti umidi prima di essere trasferiti nel termovalorizzatore etneo, in modo da diminuirne il volume per il trasporto. L'area dove dovrebbe nascere l'insediamento é servita dalla strada provinciale che collega allo svincolo autostradale percorrendo tre chilometri. Per questo motivo, e per il fatto che tutto il traffico dei mezzi si svolgerà senza attraversamenti di centri abitati, l'area scelta risulterebbe ideale per la realizzazione di una stazione. Almeno per i tecnici della Sicil Power che apprezzano di Rometta anche la posizione centrale tra Paternò e i comuni dell'Ato 2. Il sindaco Enrico Etna e il suo vice, Nino Visalli, hanno già preannunciato battaglia. «E' uno scandalo - dicono - Rometta é un comune turistico, come possono pensare di portarci i rifiuti di mezza Sicilia». L'ente ha già incaricato due tecnici di effettuare sopralluoghi in modo da verificare se la struttura sia sostenibile. Vicino a contrada Filari c'è sia un insediamento di case che il torrente Scagliola. Secondo la relazione tecnica confluiranno 348 tonnellate al giorno di Rsu. L'impianto dovrebbe funzionare su 2 turni di lavoro da 6 ore per sei giorni alla settimana. Quindici gli articolati che dovrebbero partire quotidianamente alla volta di Paternò. «Non rilasceremo mai la variante urbanistica - anticipa il primo cittadino - si tratta di una scelta calata dall'alto che nulla ha a che vedere con il nostro territorio. Sono disposto a scendere in piazza al fianco dei miei concittadini per scongiurare questa evenienza». Alla conferenza stampa del 28 luglio, a Palermo, prenderanno parte i rappresentanti del Comune, del vigili del fuoco, l'Arta di Palermo, il Genio Civile, l'ausl 5, la Provincia di Messina e della Sicil Power. |