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Rassegna Stampa
02/07/2004 |
Disertano le assemblee e non consentono il funzionamento del consorzio. Rischio commissariamento Ato acque, i sindaci giocano a nascondino NESSUNO VUOLE DELEGARE FUNZIONI E... POTERE Marianna Barone Si rischia il commissariamento all'Ato acque, che raggruppa tutti i comuni della provincia con Messina come capofila. Dopo la seduta di ieri pomeriggio, nel corso della quale, ancora una volta, non è stato possibile esitare il bilancio per mancanza del numero legale, visto che erano presenti soltanto 53 sindaci su 108, il presidente delegato dell'assemblea, Tanino Sutera, vicepresidente della Provincia, è stato chiaro. «Non posso continuare a fare come Don Chisciotte – afferma Sutera – conducendo una battaglia contro i mulini a vento. Tra una decina di giorni convocherò, per la terza ed ultima volta, l'assemblea dei 108 sindaci, che diffido e che richiamo alle loro precise responsabilità politiche e sociali nei confronti delle persone che li hanno votati». È un fiume in piena il vicepresidente di Palazzo dei Leoni e, stavolta, non concederà appelli a nessuno. «Se anche questa seduta non dovesse andare per il verso giusto – prosegue – allora inviterò il commissario a far quello che qui, da tempo, si evita di portare avanti. Tra l'altro, in questo modo, i sindaci assenti saranno i diretti responsabili della mancata realizzazione di opere e infrastrutture nella gestione delle risorse idriche, che comporterà danni economici ed occupazionali per i loro comuni». Sutera, poi, ricorda che il problema non è solo l'approvazione del documento finanziario: «Alcuni sindaci non sono mai intervenuti – precisa – il che significa che, evidentemente, non comprendono o non vogliono comprendere che questa è una legge dello Stato, cui la Regione si è adeguata. Ed è una legge che si muove in termini di efficacia e di economicità. La loro partecipazione all'Ato acque, inoltre, è un obbligo morale. Non è non intervenendo che i sindaci difenderanno gli interessi delle proprie comunità. Al contrario, semmai è con la loro presenza che riusciranno a far valere le istanze dei cittadini». Poi, le ovvie preoccupazioni del caso. «L'Ato acque diverrà una realtà anche in Sicilia – puntualizza Sutera – e non è una schiocchezza. Qui si tratta di un appalto che gestirà le risorse idriche almeno per trent'anni. E noi rischiamo anche di non partecipare alla premialità dei finanziamenti, che sicuramente terrà presente delle province che si sono mosse per prima, mentre la nostra è tra le ultime». Questo l'elenco dei 108 comuni con le relative presenze, che manifestano l'interesse dimostrato dai singoli centri per l'approvazione del bilancio dell'Ato acque: Brolo 28, Terme Vigliatore 28, Ficarra 27, Piraino 27, Acquedolci 26, Basicò 26,m Capo D'Orlando 26, Castel Di Lucio 26, Gioiosa Marea 26, Itala 26, Malvagna 26, S. Piero patti 26, Barcellona 25, Merì 25, Mojo Alcantara 25, Nizza di Sicilia 25, Novara di Sicilia 25, Rodì Milici 25, Tusa 25, Caprileone 24, Castell'Umberto 24, Castroreale 24, Francavilla di Sicilia 24, Librizzi 24, Pace del mela 24, Patti 24, Rometta 24, falcone 23, Messina 23, Monforte S. Giorgio 23, Montalbano Elicona 23, Savoca 23, Furci Siculo 22, Galati Mamertino 22, Giardini Naxos 22, Mazzarà s. Andrea 22, Mistretta 22, S. Marco D'Alunzio 22, Villafranca Tirrena 22, Floresta 21, Furnari 21, Milazzo 21, Militello Rosmarino 21, Pettineo 21, Roccalumera 21, Roccavaldina 21, S. Domenica Vittoria 21, S. Agata Militello 21, Scaletta Zanclea 21, Condrò 20, Frazzanò 20, Longi 20, Motta d'Affermo 20, Pagliara 20, Torrenova 20, Ucria 20, Alì Terme 19, Antillo 19, Gaggi 19, Tripi 19, Fondachelli Fantina 18, Mandanici 18, Reitano 18, S. Pier Niceto 18, S. Angelo di Brolo 18, Reitano 18, S. Pier Niceto 18, S. Angelo di Brolo 18, S. Teresa Riva 18, S. Stefano di Camastra 18, Saponara 18, Taormina 18, Alcara Li Fusi 17, Forza D'Agrò 17, Oliveri 17, Raccuia 17, Roccella Valdemone 17, S. Lucia del Mela 17, Sinagra 17, Alì 16, Lipari 16, S. Filippo del Mela 16, S. Fratello 16, S. Salvatore di Fitalia 16, Caronia 15, Mirto 15, Montagna Reale 15, Spadafora 15, Tortorici 15, Valdina 15, Castelmola 14, Cesarò 14, Fiumedinisi 14, Motta Camstra 14, Roccafiorita 14, San Teodoro 14, Torregrotta 14, Venetico 13, Casalvecchio Siculo 12, Gallodoro 12, Limina 12, Malfa 12, Leni 11, Capizzi 10, Graniti 10, Letojanni 10, Naso 10, Gualtieri Sicaminò 9, S. Alessio Siculo 9, S. Maria di Salina 8, Mongiuffi Melia 7. Nel corso della seduta di ieri infine, è stato ratificato dall'assemblea un vizio formale per mero errore materiale nella seduta precedente, quando era stato dato per approvato un emendamento - presentato dal sindaco di Roccalumera, Gianni Miasi, con cui si chiedeva un abbattimento della tariffa del 50% per i soggetti meno abbienti -, che, di fatto, facendo una conta attenta non è stato approvato, perché non ha riportato la maggioranza assoluta. |