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Rassegna Stampa
01/08/2006 |
ato me2 Marzullo di Alleanza nazionale eletto presidente, Salmeri il vice Nominato il nuovo CdA Ma è polemica con alcuni sindaci sui tempi delle scelte - Franco Miano BARCELLONA – Giuseppe Marzullo (An), 62 anni, attuale presidente del collegio dei revisori dei conti al comune di Barcellona, è il nuovo presidente del'Ato Me2. Lo ha eletto, su proposta del sindaco di Barcellona Candeloro Nania, l'assemblea dei sindaci, nel corso di una animatissima e contestata seduta, che ha portato ad una spaccatura tra i soci. Giuseppe Marzullo che ha riportato il 66,99% dei voti dei presenti (contrari il 27,70%), subentra ad Andrea Paratore, che ha guidato la società nei primi tre anni della sua costituzione. Alla vice presidenza è stato chiamato Stefano Salmeri (Fi), ex consigliere comunale di Milazzo, funzionario Inps, su proposta del sindaco di Milazzo Lorenzo Italiano. Ha riportato il 60,68 % dei voti. Componenti del consiglio di amministrazione sono stati eletti l'ing. Francesco Paolo Clemente, 39 anni (Udc) di Messina, libero professionista, proposto dai sindaci (dei comuni al di sotto dei diecimila abitanti) di Villafranca, Basicò, Saponara, Tripi, Rometta, Montagnareale, S. Piero Patti e Spadafora, il dott. Antonino Di Pietro (Fi), commercialista di Messina, il prof. Giuseppe Crisafulli (Udc), di Milazzo e l'avv. Tindaro Giusto (in quota Margherita) di Patti. Il settimo componente del nuovo CdA sarà proposto dalla Provincia regionale di Messina. Eletto anche il nuovo collegio dei revisori dei conti che risulta così composto: dott. Placido Leonardi di Messina, presidente, dott. Rosario De Pasquale (Barcellona) e dott. Riccardo Ramuglia (Villafranca), componenti effettivi. Supplenti sono stati eletti Claudio Falzea (Messina) e Aurelio Galdi (Milazzo). Alla fine della lunga assemblea, conclusasi poco dopo le 16, l'assemblea dei sindaci ha approvato anche il bilancio consuntivo 2005. Dicevamo di una assemblea alquanto movimentata e dai toni accesi, con accuse reciproche e interventi pesanti che hanno costretto il presidente dell'Ato, Andrea Paratore, a minacciare la sospensione della seduta. Tutto è cominciato quando il sindaco di Tripi, Carmelo Sottile, ha proposto al presidente dell'Ato e quindi all'assemblea, di modificare l'ordine del giorno che prevedeva al primo punto l'approvazione del bilancio consuntivo 2005, per procedere prima all'elezione del nuovo Consiglio di amministrazione e del collegio dei revisori dei conti. A dare man forte alla proposta del primo cittadino di Tripi, il sindaco di S. Piero Patti, Santino Fiore il quale ha proposto la riduzione del 50% degli emolumenti ai componenti del CdA e di portare da sette a cinque il numero dei componenti del consiglio di amministrazione. La bagarre è scoppiata quando la proposta di procedere all'elezione del nuovo CdA è stata messa ai voti. Il sindaco di Brolo Laccoto ha manifestato la sua contrarietà chiedendo al presidente di stabilire un termine per consentire a coloro che avrebbero voluto proporre la loro candidatura di presentare il curriculum e partecipare alle elezioni. Il primo cittadino di Brolo ha, inoltre, minacciato ricorso al Tar perché non sarebbero state seguite le procedure previste dallo statuto. A contestare le elezioni anche il sindaco di S. Filippo del Mela Giuseppe Cocuzza che così come Laccoto, ha sostenuto che i due eletti a presidente e a vice presidente dell'Ato «non hanno esperienze manageriali nè i requisiti richiesti». Il sindaco di Piraino Campisi ha parlato di spartizione politica. Il sindaco di Santa Lucia del Mela, Pandolfo, ha cercato di gettare acqua sul fuoco e ha chiesto ai colleghi di rinviare di sette giorni l'elezione del nuovo organismo. La proposta, messa ai voti, non è passata. È stata quindi bagarre. Superata la fase più calda della seduta, le votazioni si sono susseguite senza intoppi fino ad arrivare all'approvazione del bilancio consuntivo 2005. |