|
Rassegna Stampa
22/02/2008 |
Il Consiglio Comunale respinge il referendum sul centro commerciale - Orazio Bonfiglio Rometta - Il referendum non si farà. Questo è quanto ha deciso il Consiglio comunale di Rometta, autoconvocatosi su richiesta della minoranza, nella serata di ieri. Con 6 voti sfavorevoli, 5 favorevoli e due astenuti il Civico consesso ha bocciato la proposta. Dalla serie innumerevole di interventi (per la minoranza sono intervenuti tutti i presenti, per la maggioranza quasi, Marcianò e Bertè del gruppo misto ed il sindaco Etna, ndc) si evincono tante constatazioni di realtà già esistenti: l'assenza di lungomare a causa delle ville a schiera a pochi metri dalla spiaggia frutto di una "scellerata" scelta degli anni '60 (Bertè); la mancanza di osservazioni della minoranza nella seduta decisiva del giugno 2006 (Marcianò); la lettera dell'associazione commercianti che avallava la realizzazione del centro commerciale (ancora Marcianò), ma poi smentita da Nava, presidente dell'associazione e firmatario di quel documento e che ricorda alla platea presente di aver omesso la lettura di alcuni passi su "la certezza di avere maggiori garanzie". L'unico consigliere che solleva una nuova questione è Barbera, della minoranza, il quale sottolinea che nessuno ha pensato a regolamentare la viabilità esterna. Dalla parte della maggioranza, attraverso la voce del capo gruppo Giunta, avallata dal verbale della seduta consiliare del giugno 2006, si lanciano accuse alla minoranza che non presentò osservazioni quando era possibile farlo e che adesso, con la "macchina in moto", si vorrebbe arginare l'avanzamento dell'iter burocratico. Tante parole e possibilità di alternative, da una parte e dall'altra, durate oltre tre ore. Il sindaco Enrico Etna, ricorda la storia del centro commerciale ed i motivi per l'ok: "Si parla di investimenti da 60 milioni di euro, su una superficie di oltre 110 mila mq, 75 mila dei quali interesserà strettamente la struttura commerciale - dichiara il primo cittadino - i restanti prevedono zone verdi, 1.300 parcheggi e strade che si snoderanno all’interno della grande area con una viabilità autonoma, non incidendo così sul traffico cittadino". La conclusione di Etna, sancisce la volontà di andare avanti con la realizzazione del Centro Commerciale: "Parlare oggi di un referendum popolare appare tardivo - conclude Etna - con il rischio concreto di far rallentare i tempi della convenzione". Tramontata, dunque, l'ipotesi del referendum attraverso la proposta dei consiglieri di minoranza, l'ultima possibilità di ricorrere al giudizio popolare passa attraverso la raccolta firme che il Comitato per il No porta avanti, con l'obiettivo di tornare alla vecchia destinazione d'uso e cioè turistico-recettiva. L'appuntamento è per sabato 23 dalle ore 14 alle ore 22 vicino la chiesa S. Antonio di via Nazionale ed all'incrocio della Statale verso la villa comunale, domenica 24, dalle ore 8 alle ore 14, sempre vicino la chiesa S. Antonio e all'interno della villa comunale. Orazio Bonfiglio |