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11/08/2008

 

Chiedere dei diritti significa essere un cittadino polemico?

Premessa

Da alcuni mesi a S.Cono, nel tratto che va dal bivio per Gimello alla Chiesa di S. Anna tiene banco un problema: le siepi che delimitano il marciapiede sono diventate molto alte ed è un problema uscire in strada in quanto non si vede se arriva una macchina.
Se a questo si aggiunge il fatto che spesso le macchine e le moto che passano vanno a velocità sostenuta, si lascia immaginare la gravità del problema.
Mia zia è alta meno delle siepi ed è pure sordomuta. Da mesi per attraversare la strada va fino alla chiesa oppure fino al rifornimento.
Io ho la fortuna di avere una altezza media ed ancora un buon udito per cui quando sono a piedi non sento il problema in maniera particolare ma tutte le mattine quando prendo la macchina nel garace per uscire dalla "strada di sotto", quella situata dietro al rifornimento, a causa delle siepi rischio l'incidente ogni volta.
Poi ci sono anziani e bambini che hanno i loro problemi.
Qualche mese fa ci sono gli operai che manutenzionano il verde. Gli poniamo il problema ma non possono intervenire perchè "non ci hanno mandato per fare questo". Dovevano tagliare l'erba nelle aiuole, dovevano pulire la piazza, dovevano fare altro di più urgente. "Dovete dirlo al comune".


Il 5 luglio vedo il comandante dei vigili e gli sottopongo il problema: "lo devi dire all'ufficio tecnico. Sono loro che devono intervenire". Secondo me poteva anche dirglielo lui, magari su carta intestata, ma forse non è una sua competenza.
Qualche giorno dopo mia mamma incontra il responsabile dell'area tecnica davanti al rifornimento e gli fa presente la situazione. Lui, in maniera gentile e scherzosa le dice che non dipende da lui ma dal sindaco. E lui non è il sindaco. Se magari gli da il voto sarà in grado di provvedere. Mia mamma, nonostante non sia un esperto amministrativo, gli fa presente che secondo lei, visto che lui dirige l'ufficio tecnico non è estraneo al problema.
Ma tutto finisce li.
Nel frattempo anche sull'agorà di Erimata.it viene posto il problema (in forma anonima ma c'è) ma questa volta nemmeno la potenza del portale riesce a sbloccare la situazione.

La discussione

Qualche giorno fa mentre esco con la macchina rischio seriamente l'incidente.
Il giorno dopo l'incidente avviene tra un auto che percorre la provinciale ed un motorino che esce dalla strada laterale. Mi dicono che fortunamente il ragazzo non si ferisce in maniera grave ma sia la macchina che il motorino hanno subito danni.

Decido allora questa mattina di scrivere una lettera al Sindaco per porre il problema in maniera formale.
Esco di casa e nella strada per andare a prendere la macchina raccolgo sette firme (forse il problema è sentito). Vado al comune e la protocollo.
Qui incontro il geometra Ferrara che mi dicono è il responsabile che dovrebbe mandare gli operai per potare le siepi.
Gli anticipo che ho protocollato una lettera realtiva alle siepi ed iniziamo il discorso sentendomi dire che su queste siepi vi è una polemica inutile, che noi cittadini dobbiamo capirlo perchè ha pochi operai ed il comune è grande ed è difficile soddisfare tutti. Se taglia le siepi a San Cono fanno polemica a Rometta Marea, se pulisce Rometta Marea facciamo polemica quassu.
Cerco di spiegargli che io cerco di capirlo ma nonostante questo la situazione è grave perchè si prolunga da mesi. Gli dico di mia zia e dell'incidente.
Risposta: noi cittadini dobbiamo essere comprensivi, dobbiamo capire, dobbiamo collaborare.
A mia zia glielo debbo spiegare.
Allora dico: cosa debbo spiegare a mia zia, che non deve andare in strada perchè è pericoloso? Ed al tizio che mi stava venendo addosso l'altra mattina se succedeva l'incidente cosa gli dicevo? Abbi pazienza, sii comprensivo, tieniti la macchina rotta perchè mi hanno detto al Comune di essere comprensivo e collaborare?
Non c'è verso. Dobbiamo essere comprensivi e non fare polemica.
Poichè questo mi fa incavolare, ribatto che cerco di essere comprensivo, ma non ci riesco a capire perchè gli operai nella zona sono stati mandati più volte a tagliare l'erba già tagliata, a pulire la piazza "dietro le case popolari" dove pulito è bello ma meno urgente.
e non capisco nemmeno perchè in una situazione di tale drammaticità operativa, come mi è stata descritta dal geometra, due settimane fa ho visto per più giorni gli stessi operai pulire la strada provinciale nel tratto S.Cono - Rometta, che proprio perchè provinciale dovrebbe essere di competenza dei cantonieri della provincia, o in subordine dell'ATO che tra l'altro tutti i giovedi la spazza (e che manda continuamente fatture da pagare).
Se vi è questa penuria di risorse perchè le sprechiamo dove non è di nostra competenza?
Alla fine non giungiamo a nessuna conclusione: il geometra vuole essere capito, io ho dei limiti per cui alcune cose non riesco a capirle.

L'epilogo

Mentre sto per andare via incontro nelle scale uno degli operai che, vedendo me ed il geometra, mi chiede: "gli hai detto delle siepi? devi scrivere".
La mia risposta: "si parlavamo di questo. Ho già scritto."
La risposta del geometra (verso l'operaio): "Tu parli troppo ti mando a casa."
Sicuramente scherzava ma io da cittadino continuo a non capire.
In tutti i casi adesso il geometra conosce la situazione in maniera formale e puntuale.


Rocco Lombardo



     
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