8 giugno 2009, ore 14,30, si comincia a delineare la vittoria della lista "amare rometta". Ore 18.00, lo spoglio si è concluso, la vittoria elettorale di "amare rometta" è stata schiacciante, 433 voti di differenza. Posto che la lista del candidato sindaco Visalli avrebbe dovuto ottenere un plebiscito a Rometta Montagna (dove ha invece perso), il risultato diventa ancora più significativo, è evidente che i 10 anni di vice sindacatura non sono stati assolutamente apprezzati dai romettesi. Ognuno è libero di fare la propria analisi, in merito al risultato elettorale, la mia è la seguente; la lista "amare rometta" ha vinto per i seguenti motivi: - La scelta vincente del candidato sindaco; - La diversa qualità dei candidati di Rometta Montagna, tra le due liste (Marcianò a parte); - L'impegno profuso da tutti, candidati e collaboratori, nel periodo pre elettorale, della squadra di amare rometta, forse gli altri (non tutti), pensavano che i voti andavano portati al loro domicilio e non cercati, uno per uno. - L'organizzazione dei lavori della squadra, dalla scelta dei candidati in avanti e fino alla fine, una macchina perfetta; - Per ultimo, ma non per importanza, la chiaccherata che l'avv.Merlino ha voluto fare in Piazza Cappuccini, con i Romettesi, che per molti è stata "illuminante", in merito ad alcuni fatti del passato recente e remoto. Viceversa sulla sconfitta del candidato sindaco Visalli, pesano altrettanti fattori, dalla scelta dei candidati, 3 facenti parte del sito Erimata, sarebbe stato opportuno candidarne uno ed immettere 2 candidati che avrebbero potuto supportare la lista in altri ambienti. 3 commercianti, stesso discorso anzi fatto. Alla fine, però, quando la differenza è così elevata, viene da pensare che i cittadini valutando i candidati, non hanno avuto dubbi su chi affidarsi per far si che Rometta esca dal nulla decennale e nel tempo, non avere niente da invidiare ai comuni limitrofi. La passione e le idee ci sono, la volontà di fare è tanta, e come è stato più volte detto, ognuno di noi che abbia la voglia di rendersi utile alla causa comune e che non abbia interessi personali da coltivare, può liberamente proporsi per collaborare con l'amministrazione comunale. Andrea Visalli |