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06/11/2006

 

Un sindaco ed un Consiglio Comunale “senza parola”

Un sindaco ed un Consiglio Comunale “senza parola”

Dopo l’impegno formale assunto nel corso della seduta consiliare del 30.11.2004, il sindaco ed il consiglio comunale, con una incredibile sfrontataggine, se lo.. rimangiano.
Nel corso della seduta del 30.06.2006 viene proposto dal consigliere Merlino nuovamente un emendamento al bilancio di previsione 2006 tendente a dare copertura finanziaria alla ristrutturazione della Casa Comunale.
Con i voti contrari di tutti i consiglieri di maggioranza e l’astensione del consigliere Marcianò ed il voto favorevole di tutti i consiglieri di minoranza l’emendamento è stato rigettato.

Si trascrive lo stralcio relativo del verbale della seduta:

Si procede a trattare l’emendamento n° 9 (All. e) a firma del Cons. Merlino assunto al prot. n° 7957 del 05/06/06.

Interviene il Cons. Merlino: 

“Quando si è svolta la discussione nel novembre 2004, avevamo proposto di utilizzare 200 mila euro prelevandoli dall’avanzo di amministrazione per la ristrutturazione della Casa Comunale. Dopo tanto tergiversare, l’emendamento fu trasformato in ordine del giorno. Il 30 novembre 2004, durante la seduta del Consiglio Comunale, il Sindaco ha sottoscritto un formale impegno a riproporre il contenuto dell’emendamento nel successivo bilancio 2005 e, comunque, entro il 30 novembre dello stesso anno. Il 30 novembre 2004 l’ordine del giorno relativo alla Casa Comunale è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale. 
Nel bilancio 2005 non è stata inserita la voce di bilancio alla quale tutti c’eravamo impegnati. 
Speravamo che nel bilancio 2006 l’impegno, anche se in ritardo, venisse mantenuto. Prendiamo atto dell’intervento del Sindaco e pretendiamo che questo emendamento passi e che venga inserita la voce di bilancio, perché altrimenti ci sono i presupposti perché questo Consiglio prenda delle iniziative in merito.” 

Interviene il Sindaco: 

“Sento il bisogno di replicare perché, in tutta coscienza, ritengo che come l’amico Merlino ci tiene tanto a che la casa Comunale torni al vecchio prestigio, anche l’Amministrazione si è posta il problema, tant’è che abbiamo previsto un cofinanziamento dell’opera pari al 16%. Di fronte ad un’incertezza, il 30 novembre 2004, ci si impegnava per il 2005, qualora la graduatoria regionale non facesse avviare il finanziamento. Ma, a gennaio 2005, esce la graduatoria definitiva, per cui Rometta non entra nei primi 133, ma si trova al 157° posto. Si diceva che, con i ribassi d’asta, si sarebbe avuto uno scorrimento della graduatoria. Nella GURS ultima ci sono stati finanziamenti fino al 148° posto e poi fino al 152°. C’è stato un annuncio in Consiglio Comunale che ci sono fondate speranze per il finanziamento, anche se non c’è supporto cartaceo. Non ho mantenuto l’impegno ma perché sapevo che la graduatoria stava scorrendo. Con questi 200 mila euro potrebbe accadere che arrivi il finanziamento ma nel caso in cui non accadesse, abbiamo i 300 mila euro previsti per il cofinanziamento. Il buon senso dovrebbe indurci ad aspettare ancora. Ritengo che in questa fase sia un investimento errato.”

Interviene il Cons. Merlino per dichiarazione di voto:

“Voglio dire alcuni dati di fatto perché quando abbiamo discusso vi era un avanzo di amministrazione di 1.400.000 euro. Oggi tutte quelle somme non ci sono più, perché sono state utilizzate per pagare debiti fuori bilancio. Non intendo metter in discussione il ragionamento del Sindaco, ma se ci si assume un impegno occorre mantenerlo e, se non si mantiene nei tempi previsti, si sarebbe dovuto interpellare il Consiglio Comunale.
Nessuno vi ha messo il fucile per sottoscrivere un ordine del giorno. Nel programma elettorale vi era il completamento di quest’opera entro il 2006 . Prendiamo atto che oggi il finanziamento non c’è. Qui si è contratto mutuo per la delegazione comunale ed oggi c’è una sede provvisoria che è diventata definitiva. Oggi devo dire che la Casa Comunale è ridotta ad un immondezzaio e non avete mantenuto un impegno contratto. Non mi iscrivo a questi amministratori così improvvidi nei confronti di se stessi”.

Si pone in votazione l’emendamento n° 9
Presenti e votanti n° 12
Voti favorevoli n° 5 (Merlino, Cordaro, Barbera, Nava, D’Andrea)
Voti contrari n° 6 (Abbadessa, Olivo, Di Perri Santo, Cipriano, Bertè, Saija)
Astenuti n° 1 (Marcianò)
L’emendamento non si approva.



     
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