Vivi Rometta   

   

Associazione socio-politica 

 

Home

Chi siamo

Elezioni

Iniziative

Rassegna

Link

Privacy



08/12/2015

 

Considerazioni sulla politica messinese

Scrive chi da decenni sta portando avanti con modestia ed assoluto rigore i propri valori ed i propri principi, al servizio esclusivamente degli interessi generali della propria gente.
Dopo tangentopoli ed il venir meno della democrazia cristiana, sono stato a Messina, fra i non molti, che hanno cercato di costituire una "casetta", non eccessivamente grande a dire il vero, ma "pulita" e piena di prospettive di democrazia: il partito popolare.
Arrivato Francantonio Genovese, dal centro destra, ha letteralmente espropriato quella piccola casa, ed ha costruito, con i suoi ormai noti metodi, al suo posto un ..."palazzone" aperto ai peggiori personaggi ed affaristi provenienti prevalentemente da destra, ed, a volte, della peggiore destra. E ciò, non bisogna sottacerlo, con il determinante contributo dei vertici del partito popolare nazionale di allora, non insensibili alle "qualità" di cui lo stesso Francantonio era portatore.
Sulle recenti gravi indagini giudiziarie a carico dell' on.le Genovese, anche per una questione, per come dire, di "stile", non ho ritenuto di dire nulla, anzi ho solo espresso solidarietà a livello umano a Francantonio, quando tanti personaggi che gli stavano attorno tentavano di riposizionarsi frettolosamente.
Pertanto, diversamente da altri amici ed anche da altre amiche, non ho ritenuto di poter seguire, nel partito popolare di Genovese e dei suoi metodi e "collaboratori", quel percorso che ha portato i popolari a confluire, prima, nella Margherita e poi nel Partito Democratico.
Creandomi un piccolo strumento, alternativo ai partiti, "Vivi Rometta" che consentisse, ed ha consentito, a me ed ai miei amici di Rometta, comunque, di fare politica al servizio esclusivamente della nostra comunità. Cosa che facciamo.
Il degrado, la mancanza di passione e di idealita', e soprattutto di garanzia di democrazia interna, ha reso tutti i "partiti", con gestioni patronali, ad essere tutt'altro che l'indispensabile elemento di raccordo fra le Istituzioni ed i cittadini e, con essi, con gli interessi generali del territorio. Oggi ne abbiamo una ulteriore conferma.
Oggi, leggiamo, che Francantonio, sottoposto ad indagini per gravissimi reati che attengono alla gestione della cosa pubblica, invece di farsi da parte e difendersi dalle gravissime accuse, con la "concettuale" arroganza che gli è propria, ritorna in quello comunque che "obiettivamente" è l' habitat a lui assolutamente più congeniale, oggi anche più di ieri: Forza Italia.
E, a quello che si dice, le solite truppe cammellate, buone per tutte le latitudini e per tutte le stagioni, che con la politica non hanno mai nulla avuto a che vedere, si stanno svestendo frettolosamente dei panni di democratici, per essere in un attimo, esattamente il contrario: seguaci di Berlusconi.
L' impudenza e l'arroganza nei comportamenti è senza limiti. Dopo tutto quello a cui abbiamo assistito ed assistamo al comune di Messina, questi comportamenti, fanno ulteriormente venire il disgusto e la nausea.
La più bella attività in cui ci si può cimentare, la politica, sinonimo di generoso e disinteressato impegno per la propria collettività, nell' agire, è divenuto esattamente l' incontrario. Facendo scappare letteralmente i nostri giovani ed alimentando, sempre più, l' anti politica nella nostra gente.
Mentre la città metropolitana langue, le occasioni di sviluppo si pregiudicano irrimediabilmente, le strutture di servizio, vengono dismesse o trasferite altrove;
mentre Messina muore, giorno dopo giorno, di approssimazione, di superficialità, di disinteresse, di incompetenza, di corruzione, di riposizionamenti, di sfrenate ambizioni sorrette dal nulla: sembra proprio che la luce in fondo al tunnel si allontani sempre di più. Ed irrimediabilmente.
Noi che abbiamo avuto la fortuna di nascere nel posto più bello del mondo, noi abbiamo la responsabilità di non aver avuto la capacità di impedire tutto cio', anzi la responsabilità di averlo legittimato con i nostri comportamenti e le interlocuzioni date.

Nicola Merlino

Visualizza il post su Facebook



     
Free stats

Questo articolo è stato visualizzato  1447  volte