Vivi Rometta   

   

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09/04/2017

 

DURA LEX SED LEX

Premetto che considero aberrante quanto stabilito dal legislatore regionale con la legge che commento, sotto tutti i punti di vista, in modo particolare, perché, di fatto, mette a repentaglio la stabilità governativa degli organi degli Enti locali e può sottoporre (forse gli unici presidi politici, ancora in qualche misura, credibili nell'opinione pubblica) i Sindaci ad un vero e proprio ricatto politico, anche di un piccolo numero di Consiglieri comunali, svuotando di fatto l'istituto della sfiducia: gli aspetti peggiori, e solo quelli peggiori, della situazione preesistente alla legge sulla elezione diretta dei Sindaci.

Ma il legislatore siciliano (uno dei peggiori nella storia della Sicilia) ha, in maniera chiara ed inequivoca, legiferato, interpretando addirittura autenticamente la relativa norma, e trovo politicamente non degno di uno Stato di diritto, e non rispettoso del ruolo che dovrebbe svolgere, l'invito ad astenersi inoltrato dall'Anci Sicilia al governo siciliano affinchè non sottoscriva, insieme con lo scioglimento dei Consigli, anche la decadenza dei Sindaci dei Comuni che non hanno approvato i relativi bilanci.

Come trovo politicamente indecoroso il tergiversare del governo Crocetta che, se dovesse ancora continuare per strane e chiare alchimie politiche, potrebbe avere anche profili di rilievo penale.

Nicola Merlino



     
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