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24/07/2007

 

Erimata, una sicuramente positiva esperienza, però…

Non c’è dubbio alcuno che “Erimata” sia una delle iniziative più interessanti che sia stata presa a Rometta negli ultimi anni.

Una luce in più che - fra l’altro - illumina i posti in cui si amministrano soldi pubblici, è di per se un fatto estremamente positivo in quanto fa si che gli amministratori (in genere) siano più cauti e più diligenti nel proprio modus operandi.

Come pure, sono convinto che, se adoperata con la grande attenzione, che peraltro per tutti i mezzi mediatici (ancor più se telematici) si deve avere, può divenire un formidabile mezzo di stimolo per la crescita socio-politica della nostra comunità.

Un formidabile mezzo (mediatico-telematico) che per la propria enorme potenzialità, in parte ancora non compresa e studiata per le implicazioni (anche travolgenti) che ha in tutti i campi (nessuno escluso), deve però essere “adoperato” -appunto- con grandissima attenzione perché, altrimenti, fatte salve le nobili intenzioni dei promotori, rischia di sortire degli effetti contrari a quelli desiderati.

E vengo al punto.

I responsabili di codesto sito, hanno ritenuto utile permettere l’accesso alla molto frequentata agorà dello stesso, senza alcuna identificazione e, ritengo, attraverso un “filtro” costituito dall’esame preventivo (prima della pubblicazione) dei vari interventi.

Orbene, da ciò un proliferare di interventi di anonimi, o peggio di anonimi che utilizzano nomi a Rometta molto comuni o tematiche consone ad altri (evidentemente non gradite), che “concorrono” a determinare (o a deteriorare) l’immagine pubblica (spesso costruita con grande rigore morale in una vita) di cittadini ignari di tali interventi.

Così facendo, oltre a sortire il superiore certo non ottimale risultato, si “incentiva” gli anonimi delatori, con una metodologia più consona ai sistemi inquisitori di qualche secolo fa che ad una moderna società democratica occidentale e -ancor peggio- fa allontanare il principio della “responsabilità” delle proprie azioni, indispensabile pilastro per costruire un miglior futuro per la nostra comunità.

Pertanto, ultimato il periodo di avviamento della sicuramente positiva esperienza che è “Erimata”, non è il caso forse che i promotori della stessa si pongano il problema di “identificare” preventivamente i vari intervenienti all’agorà affinché il contributo che si intende dare sia ancor più qualificato ed anche responsabile?


Nicola Merlino



     
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