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13/09/2007

 

Rometta e la politica…

Ho la netta sensazione che molti cittadini del nostro comune si siano formati una opinione sulla capacità e sui meriti delle varie amministrazioni che si sono susseguite, a prescindere dalla loro reale capacità ideativa e realizzativa.

E ciò tanto per chi è a favore che per chi è contro l’amministrazione oggi in carica.

Si ha un convincimento quasi ideologico di aderenza al voto dato e si prescinde, appunto, da una adeguata conoscenza dell’operato dell’amministrazione in genere e, quindi, da una corretta valutazione dei risultati generali conseguiti.

Poi il tempo passa, e non sempre questo passare svolge servizi da “galantuomo”, per cui si è portati a generalizzare e confondere a mischiare responsabilità e, come nella migliore tradizione siciliana, tutti sono responsabili e quindi nessuno lo è.

E ciò vale per il “sacco edilizio” di Rometta Marea, e -a scalare- per tutte le tante opere incompiute che “abbelliscono” la nostra Rometta. E vale, ancor di più, per le tante occasioni perse che (essendo perse) appunto non si vedono, ma la eloquente presenza (assenza) delle quali si coglie nella qualità dei servizi tutti che si erogano e nell’assoluto abbandono del nostro splendido territorio.

Amministrare la cosa pubblica in genere, ed un comune in particolare, è una delle cose più difficili che vi sia, se effettivamente si vogliono cogliere le occasioni che un complesso ed articolato sistema normativo, nonostante la situazione economica-finanziaria che viviamo, propone.

Ancor di più, “tramutare” in risultati concreti, fruibili dai cittadini, tali occasioni.

Vivacchiare nell’inedia generale aspettando che per inerzia qualche cosa si realizzi e camuffare l’ordinaria amministrazione, peraltro realizzata in modo disordinato ed incompleto (e di assoluta competenza dei funzionari comunali), per splenditi risultati conseguiti, è cosa che ormai viviamo da notevole tempo.

Ma quel che più lascia stupiti e che, anche contro tutte le evidenze, si è disposti “in generale” a credere -evidente conseguenza dell’adesione quasi ideologica di cui dicevo sopra- in detto asserito splendore.

Orbene, quanti sono i nostri concittadini, a prescindere dall’essere a favore o contro questa amministrazione, che hanno espresso il proprio voto con l’intento di selezionale la più efficiente e capace amministrazione possibile?

Molto pochi.

Ed ancora prima, come -di norma- vengono selezionati i vari candidati alle consultazioni elettorali ai vari ruoli previsti, tenendo conto delle capacità degli stessi?

Di rado.

E’ evidente pertanto che se non si cambia “l’approccio” con la politica e non gli si restituisca la funzione che essa deve svolgere in una democrazia matura, e ciò ancorando il proprio operato al bene comune bandendo ogni faziosità o spirito di parte, e ciò sin dalla prima fase di selezione della classe dirigente, la nostra collettività avrà molta difficoltà a crescere nella giusta direzione e regaleremo ai nostri figli, che avranno ancora la presunzione di restate romettesi a Rometta, un futuro incerto e senza prospettive quale il presente che stiamo vivendo.

Con cordialità

Rometta, lì 13 settembre 2007

Nicola Merlino



     
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